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Coronavirus, in Trentino 546 positivi ogni 100mila abitanti: dato peggiore delle zone arancioni. Solo Veneto, Friuli e Bolzano (in netto miglioramento) hanno un’incidenza maggiore
Il Trentino è fra i territori con un’incidenza peggiore: ci sono 546 positivi ogni 100mila abitanti, con un incremento dei casi totali che si attesta all’8,2%. In Provincia di Trento preoccupano ancora le ospedalizzazioni. Ecco i dati Regione per Regione

TRENTO. Nonostante il Trentino continui a essere annoverato fra le zone gialle buona parte degli indicatori preoccupano le autorità sanitarie e provinciali, tanto che lo stesso presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha riconosciuto il rischio di un cambio di colore: “La situazione è alquanto critica – spiegava pochi giorni fa – il dato delle ospedalizzazioni potrebbe portarci in zona arancione”. Proprio per quanto riguarda i ricoveri il Trentino mostra i dati peggiori d’Italia: i posti letto occupati in terapia intensiva sono il 55,6% del totale (ben oltre la soglia critica), mentre i pazienti Covid-19 ricoverati raggiungono il 68,5% della capienza degli ospedali trentini.
Come se non bastasse il Trentino, come riporta nel suo portale la Fondazione Gimbe, mostra ancora un’incidenza di casi molto alta. I dati delle ultime due settimane, aggiornati al 15 dicembre, parlano di 546 casi positivi ogni 100.000 abitanti. Solo Veneto (992 casi ogni 100mila abitanti), Friuli Venezia Giulia (817 casi ogni 100mila abitanti) e Bolzano (578 casi ogni 100mila abitanti) fanno peggio. Va precisato però che in Alto Adige, rispetto alla settimana precedente, la situazione è in netto miglioramento mentre in Veneto è addirittura peggiorata. Se a Bolzano l’incidenza è passata dai 741 casi positivi per 100.000 abitanti agli attuali 578, a Trento il calo è stato molto inferiore passando da 563 a 546. Insomma, una decrescita molto lenta che pone il Trentino fra i territori ad alto rischio.

Al contrario, la maggior parte delle altre Regioni registra netti miglioramenti per quanto riguarda l’incidenza. Persino Lombardia e Piemonte, due dei territori più colpiti, mostrano importanti segnali di miglioramento: per i lombardi l’incidenza è calata da 502 a 350 mentre i piemontesi scendono da 603 a 414 casi positivi per 100.000 abitanti.
Non va meglio per quanto concerne l’incremento percentuale dei casi totali registrati nella settimana tra 9 e il 15 dicembre che in Trentino si attesta all’8,2%. Anche in questo caso solo tre Regioni fanno peggio di Trento e sono: Veneto (15,1%), Friuli Venezia Giulia (13,3%) e Puglia (12,7%). Infine, così come rilevato dalla Protezione Civile, in Provincia di Trento è salito ancora il tasso di mortalità degli ultimi 30 giorni, che per il momento arriva al 4,4% (266 decessi su 6065 casi). Per completare il quadro va ricordato che attualmente ci sono solo cinque territori in zona arancione: Valle d’Aosta, Toscana, Abruzzo, Campania e la Provincia di Bolzano che pure mostra segni di netto miglioramento.