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Coronavirus, ''Mancano misure di sicurezza e non ci viene anticipata la cassa integrazione'', sciopero alla Cartiera di Villa Lagarina

Di fronte all’indisponibilità del Gruppo di rivedere la decisione sulla cassa integrazione sindacati unitariamente hanno proclamato lo stato di agitazione e lo sciopero di otto ore per domani. " Richiamiamo ancora una volta la direzione ad una maggior considerazione e rispetto della tutela della salute psicofisica dei propri dipendenti e delle criticità presenti nel processo lavorativo"

Pubblicato il - 07 aprile 2020 - 15:23

TRENTO. "Delusione" per il mancato anticipo della cassa integrazione ma anche la mancanza di misure sufficienti di sicurezza. I lavoratori della Cartiera di Villa Lagarina hanno deciso di aderire allo sciopero indetto a livello nazionale che si terrà nella giornata di domani.

 

I dipendenti incroceranno le braccia e la decisione è stata presa dopo che il Gruppo Pro.Gest, unica realtà del settore, avrebbe comunicato di non anticipare il trattamento economico della CIGO, penalizzando lo stipendio dei lavoratori perché l'indennità prevista è notevolmente più bassa del salario ordinario ed inoltre penalizza i lavoratori per quanto riguarda i ratei di tredicesima e la maturazione di ferie e ROL. “Una presa di posizione, quella di Pro.Gest, che si colloca in quadro di relazioni sindacali da sempre difficili” la spiegato la Cgil.

 

A livello locale, inoltre, restano forti perplessità da parte di Slc del Trentino e Fistel del Trentino sulla tutela della salute dei dipendenti. “Dal nostro punto di vista le misure adottate nello stabilimento di Villa Lagarina non sono ancora sufficienti – sottolineano Claudia Loro, segretaria della Slc del Trentino e Lorenzo Pomini, segretario della Fistel del Trentino -. Per questa ragione richiamiamo ancora una volta la direzione ad una maggior considerazione e rispetto della tutela della salute psicofisica dei propri dipendenti e delle criticità presenti nel processo lavorativo”.

 

In merito al problema della cassa integrazione il gruppo, spiegano i sindacati, non solo non avrebbe pensato ad una integrazione dell’ammortizzatore e ai ratei, ma avrebbe richiesto il pagamento diretto dall'Inps, mettendo in seria difficoltà le famiglie dei propri dipendenti dal momento che è noto che il pagamento della cassa arriva in ritardo rispetto all’assenza. Inoltre Pro.Gest ha comunicato alle Rsu che “per ridurre al minimo i valori economici, tutte le assenze dal I° aprile e fino alla fine della CIGO, sia quelle per riduzione del lavoro, sia quelle derivanti da richieste di giorni di ferie e permessi, sia eventuali assenze per malattia, saranno tutte imputate alla CIGO”, snaturando strumentalmente gli ammortizzatori sociali che nella loro natura giuridica non sono uno strumento per ridurre l'impatto dei costi economici.

 

Di fronte all’indisponibilità del Gruppo di rivedere la decisione sulla cassa integrazione sindacati unitariamente, dunque, hanno proclamato lo stato di agitazione e lo sciopero di otto ore per domani.

 

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