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Coronavirus, positivi al covid19 escono di casa violando le norme: 25 persone denunciate dai carabinieri
I casi si sono verificati in Val Venosta, in Val Pusteria e nella Bassa Atesina. La violazione può portare all'arresto da tre a diciotto mesi e una multa da 500 a 5 mila euro

BOLZANO. Le regole sono chiare ma evidentemente qualcuno non le ha ancora capite. Sono infatti venticinque le persone che i carabinieri di San Candido, Egna e Silandro hanno denunciato nell’ultimo periodo per aver violato la quarantena sebbene contagiate da Covid 19.
I casi si sono verificati in Val Venosta, in Val Pusteria e nella Bassa Atesina.
La violazione a tutti e venticinque contestata è quella che fa riferimento all'articolo 260 del testo unisco delle leggi sanitarie che porta all'arresto da tre a diciotto mesi e una multa da 500 a 5 mila euro.
In Val Venosta ci sono la maggior parte dei denunciati, ben 16. Sono 13 rumeni, 2 bulgari e un moldavo, tutti impiegati quali braccianti agricoli nella raccolta delle mele. Tutti erano stati riscontrati positivi almeno con un tampone, alcuni di essi anche al secondo tampone, e avrebbero quindi dovuto rimanere chiusi presso i rispettivi domicili (solitamente in locali messi loro a disposizione dagli imprenditori agricoli datori di lavoro). In tutti e 16 i casi i carabinieri delle stazioni di Naturno e Silandro hanno accertato presso i datori di lavoro e presso altri braccianti, spesso connazionali, che gli indagati erano partiti senza preavviso per il Paese di origine.
Una condotta, hanno evidenziato i carabinieri, che ha sottoposto a gravissimi rischi i compagni di viaggio. Sia che i soggetti abbiano viaggiato in pullman o in treno o in auto, le persone che hanno viaggiato con loro hanno rischiato davvero di essere contagiate poiché all’interno di un mezzo di trasporto è quasi impossibile mantenere le distanze e tenere un adeguato ricircolo di aria fresca.
Un’altra grossa fetta di denunciati proviene dalla bassa atesina: sono sette tra Aldino ed Egna. I primi sei sono tutti rumeni e tutti lavoratori stagionali nell’agricoltura presso due aziende agricole di Aldino. Tutti e sei erano sottoposti a quarantena in quanto positivi Covid 19 e sono scomparsi nel nulla. I carabinieri della stazione di Aldino sono riusciti a ricostruire, come in Venosta che i sei sono tutti rientrati al Paese d’origine.
Il settimo, invece, è un pensionato di Egna ottantunenne sottoposto a quarantena che si è deliberatamente allontanato da casa propria – luogo di quarantena prescelto – per andare a fare un giro.
Non diversa, sebbene inferiore nei numeri, la situazione in Pusteria. I carabinieri di Sesto hanno denunciato un pensionato 72enne del luogo che anziché rimanere chiuso in casa era uscito alla guida della propria autovettura. I carabinieri lo hanno casualmente fermato in un posto di controllo in località Anderter, tra Sesto e San Candido.
L’ultimo dei venticinque è un lavoratore agricolo rumeno 34enne che era sottoposto a quarantena presso il proprio datore di lavoro in Sluderno. Pur essendogli vietato di uscire poiché potenzialmente contagioso in quanto positivo al tampone Covid, si è allontanato dal domicilio ma è incappato in un posto di controllo lungo la strada statale 29 della Pusteria, tra Rasun e Valdaora. I militari della stazione di Anterselva hanno controllato un furgone con otto passeggeri diretto verosimilmente in Romania. Il 34enne era uno dei passeggeri. I militari poi, confrontando le anagrafiche degli otto soggetti identificati con la lista quotidianamente fornita alle forze dell’ordine hanno scoperto che l’uomo sarebbe dovuto essere in quarantena a Sluderno.