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Coronavirus, sospese le attività dei punti nascita di Cavalese e Cles per ospitare i pazienti Covid
Le attività dei punti nascita si fermano da sabato 14 novembre per recuperare spazi in cui trattare i nuovi casi Covid-19. Le donne vengono accolte per il parto negli ospedali di Trento e di Rovereto

TRENTO. L'Azienda provinciale per i servizi sanitari ha disposto la sospensione delle unità operative di ostetricia e ginecologia degli ospedali di Cavalese e di Cles. Le attività dei punti nascita si fermano da sabato 14 novembre per recuperare spazi in cui trattare i nuovi casi Covid-19. Una misura per fronteggiare la seconda ondata dell'epidemia coronavirus.
Le donne vengono accolte per il parto negli ospedali di Trento e di Rovereto. "In generale - spiega una nota dell'Apss - durante la gravidanza i riferimenti per le gestanti rimangono sempre l’ostetrica dedicata, per le mamme inserite nel percorso nascita, e l’ostetrica del consultorio, che sapranno dare tutte le informazioni aggiornate per la gestione dei vari controlli durante la gravidanza e per l’accesso alle strutture ospedaliere in occasione del parto".
E' fondamentale che tutte le donne in gravidanza proseguano con i controlli e le visite programmate che saranno erogati in modo da garantire la sicurezza delle mamme e degli operatori. La richiesta è comunque quella di accedere al pronto soccorso o di chiamare il 112 solo in caso di reale emergenza.
E' in ogni caso importante che tutte le donne in gravidanza rispettino sempre le generali norme di prevenzione per il contrasto alla diffusione del virus: mantenere le distanze, indossare le mascherine e igienizzare frequentemente le mani.