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A chi si vaccina un giorno di ferie e 500 euro in più in busta paga. L'iniziativa di Isolcell, il direttore: ''Diseducativo da parte dell'azienda pagare i tamponi''
Il premio di 500 euro lordi a tutti i lavoratori vaccinati saranno presenti nella busta paga di dicembre. "Su una settantina di dipendenti sono una quindicina quelli ancora non vaccinati. Persone che sono in produzione e ci creerebbero delle criticità se venissero a mancare"

LAIVES. In alcuni casi erano stati offerti wurstel e birra analcolica, in altri l'entrata gratuita alle terme per incentivare la vaccinazione anti-Covid19. A Laives, invece, l'azienda Isolcell, ha deciso di dare ai propri dipendenti che si sono vaccinati, all'interno della busta paga di dicembre, 500 euro lordi, in più un giorno di ferie.
Un “premio” per chi decide di vaccinarsi. L'azienda, fondata nel 1958, sviluppa una tecnologia dell’Atmosfera Controllata per conservare mele e pere prodotte in gran quantità nel nostro territorio.
“Quando è partita la campagna vaccinazione – ci spiega il direttore, Marco Pruneri – avevamo poco dopo inserito il giorno di ferie in più per chi aderiva. Ci sembrava corretto nei confronti di una persona che fa anche il bene dell’azienda”.
Ora la decisione di introdurre un premio per tutte i dipendenti che si sono vaccinati. Un incentivo di 500 euro lordi che i lavoratori avranno in busta paga a dicembre. “Su una settantina di dipendenti sono una quindicina quelli ancora non vaccinati. Persone che sono in produzioni e ci sarebbero delle criticità se mancassero”.
La linea dell’azienda è chiara: vaccinarsi è l’unica strada per uscire da questa pandemia. Il direttore spiega di trovare “diseducativo da parte dell'azienda pagare i tamponi”.
“Quella che purtroppo è mancata in questi mesi – ha spiegato Pruneri – è una informazione istituzionale capace di contrastare le informazioni sbagliate che sono arrivate spesso dei social e che hanno creato non pochi dubbi nelle persone. Non sono state combattute adeguatamente le fake news”.
Il direttore conclude: “Il focus è il bene di tutti e non si può far pagare alla comunità alcune prese di posizioni dei singoli”.