Classi meno numerose, Zanella si unisce ai genitori che protestano con la Pat: ''Bisesti faccia un passo indietro. Questo sarebbe investire nella scuola''
Stop al numero ridotto di alunni e alunne nelle classi, la Pat a fine febbraio ha approvato una delibera che riporta alla situazione pre - pandemia. Molti genitori e insegnanti chiedono di non fare passi indietro. Ora interviene anche il consigliere provinciale di Futura: “Gli alunni non sono dei pacchi postali se vogliamo investire nella scuola cogliamo questa occasione”

TRENTO. “La questione è solamente una, la Provincia ha intenzione oppure no di investire nel futuro? Se lo vuole fare allora lo faccia con la scuola e riveda le scelte prese”. Il consigliere provinciale di Futura, Paolo Zanella, ha deciso di intervenire, presentando un'interrogazione, sul numero di alunni per classe.
Il tutto nasce da una delibera, la numero 290 del 26 febbraio del 2021 approvata dalla Giunta provinciale che prevede, a partire dall'inizio del prossimo anno scolastico, di ridefinire il numero delle classi secondo i parametri utilizzati precedentemente alla fase emergenziale, riportando quelle che attualmente sono costituite da un numero ridotto di alunni e alunne ai numeri dell'anno scolastico 2019/2020.
Per la pandemia e per garantire il più possibile la scuola in presenza, infatti, negli scorsi mesi erano state create sezioni meno numerose. “Comprendiamo che questo intervento abbia portato ad una maggiore spesa da parte delle casse pubbliche – ha spiegato il consigliere provinciale Zanella – ma è un investimento anche dal punto di vista educativo. Avere minori alunni in una classe consente di lavorare meglio, di dare la giusta attenzione a tutti ed è incomprensibile come questa strada avviata non possa essere l'occasione per mantenere un elemento migliorativo del sistema scolastico”.
Sulla questione, nei giorni scorsi, avevano preso posizione anche dirigenti, insegnanti e genitori che hanno chiesto alla Provincia di ripensarci anche perché ci sono studenti, come quelli delle seconde, che il prossimo anno cambierebbero per la terza volta consecutiva compagni di classe. La Consulta dei Genitori di Lavis ha scritto anche una lettera a tutti gli organi del dipartimento istruzione e alle figure politiche. (QUI L'ARTICOLO)
“Gli alunni non sono dei pacchi postali – ha spiegato Zanella – se vogliamo investire nella scuola cogliamo questa occasione”.
Anche il Piano Nazionale Ripartenza e Resilienza, ricorda il consigliere, prevede nella misura 4, Istruzione e ricerca, alla Componente 1, Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione, la Riforma dell’organizzazione del sistema scolastico entro il 2021, che comporterà, tra le altre azioni, la riduzione del numero degli alunni per classe.
“Vorrei sapere – continua Zanella – se l'assessore all'istruzione Bisesti non ritenga opportuno, per ragioni pedagogiche, rivedere al ribasso i numeri degli alunni e alunne nella formazione delle classi, anche alla luce della traiettoria indicata nel Pnrr. Non si capisce per quale motivo, tra l'altro, non sia previsto almeno che gli studenti possano completare il proprio ciclo scolastico mantenendo l’attuale organizzazione delle classi”.