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Coronavirus, focolaio tra i vigili del fuoco. De Col: ''Qualche caso e in questi giorni prevista attività di screening con tampone molecolare''
In questi giorni le autorità sanitarie lavorano anche per implementare la campagna vaccinale che riguarda il personale della Protezione civile, compreso naturalmente vigili del fuoco permanenti e volontari, per circa 10 mila persone potenzialmente interessate nell'ambito di questa azione. Il dirigente generale: "Adesioni in corso, c'è interessamento"

TRENTO. "La situazione è delicata, attualmente però non riscontriamo grandi criticità". Così Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento di Protezione civile del Trentino. Un focolaio è emerso in questo periodo, una decina i vigili del fuoco permanenti del capoluogo sono risultati positivi. "C'è qualche caso, tutto è sotto controllo ma chiaramente il livello di attenzione resta molto alto perché tutto può cambiare in pochi giorni".
E' prevista un'attività di screening di massa volontario tramite tamponi molecolari alla sede della caserma dei pompieri di Trento concordata tra il Dipartimento di Protezione civile, foreste e fauna e l'Azienda provinciale per i servizi sanitari. Il personale che ha effettuato un tampone molecolare (non test rapido o sierologico) successivamente al 26 febbraio scorso, un ulteriore tampone non sarebbe ritenuto necessario. Nonostante questo non è preclusa la possibilità di effettuare nuovamente un test a discrezione dell’interessato.
L'indicazione evidenzia "il valore che questa campagna di screening può avere per l'individuazione tempestiva di eventuali casi di positività asintomatica" e l'invito a "Tutto il personale operativo, a tutto il personale del Nucleo elicotteri, a tutto il personale amministrativo del Servizio antincendi e della protezione civile'' è quello di aderire. Anzi si invita "caldamente" tutto il personale a partecipare all'iniziativa.
Rispetto ai mesi scorsi, non ci sono vigili del fuoco volontari che operano in forma autonoma. Le strutture restano costantemente monitorate e rimodulate secondo necessità per fronteggiare la diffusione di Covid-19 e assicurare l'operatività del sistema. "L'attività di screening - dice De Col - è prevista per questi giorni. In questo momento non ci sono corpi attivi in maniera isolata".
In questi giorni le autorità sanitarie lavorano anche per implementare la campagna vaccinale che riguarda il personale della Protezione civile, compreso naturalmente vigili del fuoco permanenti e volontari, per circa 10 mila persone potenzialmente interessate nell'ambito di questa azione. Numeri che possono variare in base alle forniture del serio e dell'effettiva adesione.
"La adesioni - aggiunge il dirigente generale - vengono raccolte in questi giorni e non sono ancora in possesso di dati. Le indicazioni e le sensazioni sono, però, di un forte interessamento. Non ho ricevuto segnalazioni di contrarietà o casi particolari. Il personale è interessato a partecipare alla campagna di somministrazione del vaccino contro il coronavirus".
Le unità del sistema di protezione civile sono sempre pronte a intervenire per qualunque necessità. Un anno particolarmente complicato, i pompieri sono stati chiamati a gestire anche diverse attività extra, come la veicolazione di messaggi con l'altoparlante oppure la distribuzione delle mascherine casa a casa nella prima ondata, ma anche vari "fuori programma" nel corso della seconda ondata di Covid-19.
"Una grandissima mole di lavoro - conclude De Col - in particolare a sostegno dell'ambito sanitario e delle necessità della popolazione, un sostegno al presidio territoriale. Centrale è attualmente il supporto all’attività di vaccinazione. Un impegno che si affianca alle emergenze come quelle legate alle precipitazioni nevose, alle alluvioni o alle operazioni di ricerca di persone".