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Coronavirus, Pfizer taglia le dosi e il Trentino è tra i più penalizzati. Segnana: ''Siamo preoccupati, noi pesantemente colpiti e senza una ragione''
Mentre ci sono territori che vedono confermata in toto la loro fornitura il Trentino dimezza i suoi numeri. L'assessora: ''La campagna di vaccinazioni anti Covid in Trentino va avanti come previsto, per lo meno nell’immediato''. Domani il richiamo per i primi vaccinati del 27 dicembre

TRENTO. Mentre Pfizer annuncia un calo di circa il 60% rispetto a quanto erano stato preventivato per il Trentino l'assessora Segnana riferisce che ''siamo preoccupati perché questa decisione produrrà un’asimmetria tra le diverse regioni italiane. Alcune mantengono intatta la loro fornitura, altre vengono pesantemente colpite: fra queste, il Trentino che vede dimezzate le forniture della prossima settimana''.
La notizia ve l'abbiamo data poche ore fa. Il dato risulta da una tabella che è stata diffusa nelle scorse ore dall'ufficio del Commissario straordinario e che mostra gli effetti che si avranno dal 19 gennaio a seguito della decisione della società di diminuire le consegne. In base a questa tabella la regione Veneto invece di ricevere le sue 46.800 dosi ne riceverà poco più di 22 mila.
Numeri in calo anche per il Trentino Alto Adige. A Bolzano arriveranno 3510 dosi invece di 8190 mentre a Trento 2340 dosi invece di 5850. Non saranno consegnate 3510 dosi e questo significa che mancherà il vaccino per oltre 21mila trentini la prossima settimana.

''Nonostante la decisione, unilaterale, presa da Pfizer - prosegue Segnana - di ridurre le dosi di vaccino destinate all’Italia, la campagna di vaccinazioni anti Covid in Trentino va avanti come previsto, per lo meno nell’immediato”. E per quanto riguarda i tagli applicati a certe regioni e ad altre no Segnana chiarisce che: ''Non è riconoscibile alcun criterio per questa difformità: non vi è proporzionalità, né con la popolazione, né con il numero degli anziani, né con il numero o la percentuale di dosi somministrate''.
''Al momento - spiega il direttore dell'Azienda sanitaria, Pier Paolo Benetollo - non ci sarà nessuna conseguenza sulla campagna vaccinale in Trentino, tanto che domani inizierà come previsto la somministrazione della seconda dose di vaccino a chi si era vaccinato il 27 dicembre e sono ugualmente garantite le dosi per il completamento della copertura degli ospiti delle Rsa, che sono state la priorità fin dai primissimi giorni in Trentino, tanto che già ieri era stata superata la soglia dell'80%".
“La prudenza e l’attenzione con cui il Dipartimento di prevenzione di Apss ha operato sul fronte vaccinazione fino ad ora - aggiunge il dottor Antonio Ferro - ci consente di essere tranquilli sulla possibilità di somministrare la seconda dose nei tempi oggi previsti. L’auspicio è che per il periodo successivo - conclude Ferro - lo Stato italiano provveda a riequilibrare prontamente la distribuzione, in modo da evitare problemi su quanto abbiamo programmato”.