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Coronavirus, tre medici no-vax trentini a “processo” dall’Ordine. Ioppi: “Bisogna garantire la salute dei pazienti, i vaccini sono sicuri ed efficaci”

Tre medici, segnalati anche da alcuni pazienti, iscritti all’Ordine trentino avrebbero sostenuto posizioni anti-vacciniste e per questo dovranno affrontare la Commissione medica che giudicherà la loro condotta. Il presidente Ioppi: “Un cittadino può anche essere contrario, ma i medici hanno un incarico preciso e pertanto devono garantire la salute dei pazienti, altrimenti saranno esclusi dall’Ordine”

Di Tiziano Grottolo - 30 marzo 2021 - 11:08

TRENTO. Dopo il caso del medico trentino di Borgo Valsugana che compariva in un video dove veniva messa in dubbio l’efficacia dei vaccini, altri tre colleghi sono finiti nel mirino dell’Ordine dei medici del trentino. “Quando riceviamo una segnalazione – spiega il presidente Marco Ioppiabbiamo l’obbligo di iniziare delle audizioni per verificare le informazioni raccolte. Poi si va in Commissione medica dove le posizioni dei medici segnalati saranno valutate e se giudicate in contrasto con i principi del codice dell’ordine saranno presi dei provvedimenti”.

 

Dunque i tre medici in questione dovranno essere ascoltati dalla Commissione medica, composta da altri colleghi, che sarà chiamata a esprimersi nel merito. Secondo quanto ricostruito i tre medici no-vax (iscritti all’ordine trentino ma non tutti esercitano sul territorio provinciale), sono stati segnalati sia da alcuni pazienti che dagli enti di categoria di altre province per via delle loro posizioni contro i vaccini.

 

“Il nostro Codice dà degli indirizzi precisi – sottolinea Ioppi – che dettano quali devono essere i comportamenti per quanto riguarda ogni atto medico e pertanto anche sui vaccini. I vaccini sono uno strumento indispensabile per la tutela della salute e il medico è tenuto a promuovere la salute dei cittadini. Quindi, fintanto che le evidenze scientifiche continuano a dimostrare che i vaccini sono strumenti sicuri ed efficaci dobbiamo metterli a disposizione di tutti per superare la pandemia”.

 

Le posizioni dei medici sarebbero diverse: ci sarebbe chi lascia intendere ai pazienti che i vaccini non siano utili o addirittura pericolosi, ma anche chi, oltre a essere restio a vaccinare i pazienti, si dichiara contrario adducendo delle motivazioni in netto contrasto con le evidenze scientifiche. “La scienza è un campo in continua evoluzione – afferma Ioppi – e bisogna essere aperti agli avanzamenti ma ciò non significa mettere in dubbio le evidenze fin qui raccolte che ci dicono che i vaccini sono uno strumento utile, sicuro ed efficace per arrestare la pandemia, ridurrei decessi e le complicanze gravi. Sostenere il contrario significa essere fuori dalla realtà. Un cittadino – conclude il presidente – può anche essere contrario, ma i medici hanno un incarico preciso che viene conferito dall’Ordine e pertanto devono garantire la salute dei pazienti, altrimenti saranno esclusi”.

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