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''Maleducazione, prepotenza e rabbia. Mai tante difficoltà a trattare con gli ospiti''. Il bilancio dei gestori del Rifugio Filzi di una stagione ''difficilissima''
Il rifugio Filzi sul Finonchio ha chiuso la scorsa settimana la stagione estiva ed ora proseguirà, tempo permettendo, le aperture nei weekend. I due gestori hanno sottolineato su Facebook il rammarico di essersi trovati davanti diversi ospiti che hanno dimostrato una “maleducazione, insofferenza, intolleranza e prepotenza” mai viste prima

TRENTO. “La pandemia? Dicevano tutti che ci avrebbe fatto diventare migliori ed invece...”,sono parole di amarezza quelle che i gestori del rifugio Filzi sul Finonchio hanno postato su Facebook in occasione della chiusura della stazione estiva 2021.
Una stagione che Alberto Giovannini e Monica Guerresi, la coppia di gestori ai quali la Sat ha affidato nel luglio del 2014 la struttura che, situata a 1.603 metri, domina buona parte della valle dell’Adige offrendo uno splendido skyline di vette e ghiacciai delle Alpi non solo trentine, hanno portato avanti con la grinta di sempre cercando di offrire il meglio possibile del territorio.
Purtroppo, però, per qualcuno non sembra essere bastato perché, spiegano i gestori, mai come quest'anno si sono trovati davanti ospiti che hanno dimostrato una “maleducazione, insofferenza, intolleranza e prepotenza” mai viste prima.
“Abbiamo cercato, come sempre, di dare il meglio di noi stessi ,di accogliere tutti con il sorriso e di farvi trascorrere qualche ora lieta” scrivono Alberto e Monica. “Abbiamo cucinato per voi con tanta passione cercando di coccolarvi sempre con nuove proposte culinarie, abbiamo organizzato gli spazi del Rifugio con scrupolosa attenzione affinché vi sentiste al sicuro, ma quest’anno è stata proprio dura. Mai avevamo avuto tanta difficoltà a trattare con i nostri ospiti. Maleducazione, insofferenza, intolleranza ,prepotenza, rabbia. Il covid ha colpito duramente ma questo non è un buon motivo per trascendere, offendere o criticare gratuitamente”.
Sui balconi avevamo messo gli striscioni “Andrà tutto bene”, cantavamo assieme l'inno d'Italia e tutti ci sentivamo fratelli e sorelle. “Sembrava che dovesse tutto migliorare – ci dice Alberto – ed invece parlando anche con altri gestori e anche titolari di altre attività abbiamo constatato che tanti sono diventati più prepotenti e arroganti”.
Il periodo più brutto ci spiegano i gestori è agosto dove in montagna arrivano moltissime persone. “Con la pandemia in tanti hanno deciso di venire in montagna perché offre un senso di maggiore libertà – spiega ancora Alberto – ma in tanti la vivono come fossero ancora in città. Dovrebbero rendersi conto del posto dove si trovano, ci vuole rispetto, è un bene di tutti, lo dobbiamo preservare anche per chi viene dopo di noi”.
Una stagione non facile e a dimostrarlo, usando anche un po' di ironia, i due gestori hanno pubblicato una recensione fatta in questi mesi. “La cameriera non sorrideva sotto la mascherina” e spiegano “Vi assicuriamo che non è una battuta”.
Il rifugio Filzi sul Finonchio ha chiuso lo scorso lunedì la stagione estiva ed ora si potrà assaporare la sua atmosfera unica e le sue prelibatezze culinarie nei weekend tempo permettendo.
“Ce l'abbiamo messa tutta, noi e tutto il nostro staff che ringraziamo con tutto il cuore per non aver mai perso la pazienza. Una squadra unita supera tutte le difficoltà. Grazie comunque a tutti i nostri ospiti che sono venuti a trovarci le soddisfazioni non sono mancate” concludo Alberto e Monica.