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Addio a don Mario Carlin, il prete si è spento a 100 anni: ''Gli saremo sempre debitori, un pioniere che ha fondato l'associazione Bellunesi nel mondo''
Il presidente di Bellunesi nel mondo, Oscar De Bona: "E' stato il fondatore della nostra Associazione e ha sempre portato un grande entusiasmo e l’orgoglio di essere bellunese, anche nel più sperduto angolo di questo globo"

BELLUNO. Si è spento a 100 anni don Mario Carlin, prete che si è speso a vario titolo al servizio della chiesa di Belluno-Feltre e fondatore dell'associazione Bellunesi nel mondo.
Nato a Sedico nel 1922, don Carlin è stato per 27 anni canonico penitenziere della cattedrale di S. Martino, ma prima ancora ha svolto l’incarico pastorale nelle parrocchie di Fortogna, San Pietro di Cadore, Gron, Limana e Paderno di S. Gregorio nelle Alpi, oltre che Delegato per l’emigrazione e per la vita consacrata, assistente di vari gruppi di spiritualità, tra i quali il Movimento diocesano monfortiano, e direttore per ben 29 anni, dal primo numero del 1994, della rivista “Humilitas papa Luciani”, organo dell’omonimo Centro di spiritualità di Col Cumano.
E di don Mario si evidenzia l’intensa attività che ha sempre svolto a favore dell’associazione Bellunesi nel mondo. In un incontro del 2016 per il mezzo secolo di questa realtà, don Carlin ricordò così i primordi dell'avventura nel mondo dell’emigrazione: "Era il mese di gennaio del 1966 quando fondammo l’allora associazione emigranti Bellunesi. Una realtà che doveva nascere per morire presto. Il raggiungimento del nostro 50esimo anniversario ci fa invece capire che il suo destino era un altro. L’Abm è ormai un elemento costituente della vita sociale della nostra comunità ed è in continua crescita".
Il prete ha ricoperto l’incarico di vice direttore della rivista "Bellunesi nel mondo" per molti anni. "Don Mario - commenta Oscar De Bona, presidente di Abm - è rimasto testimone lucido e tenace di quella piccola pattuglia di 'visionari' che credettero nella nostra avventura a metà degli Anni '60". Nella rivista riversava continuamente il frutto della sua esperienza di 'cercatore' instancabile di bellunesi emigrati in vari Paesi europei nel corso di lunghi e estenuanti viaggi da una città all’altra. In ciò rivestendo anche il ruolo di autentico 'pioniere' al fianco di dirigenti laici che hanno 'attraversato' la storia dell’Abm per parecchi decenni".
Tra le sue realizzazioni editoriali, poi, vanno ricordati il libro dei vent’anni dell’Abm, redatto a quattro mani con il direttore del mensile “Bellunesi nel mondo”, Dino Bridda, e una toccante biografia di Angelina Zampieri, giovanissima vittima di brutale assassinio e oggi candidata alla canonizzazione. Si aggiungono tantissimi articoli.
"Gli saremo sempre debitori", conclude De Bona. "E' stato il fondatore della nostra Associazione e ha sempre portato un grande entusiasmo e l’orgoglio di essere bellunese, anche nel più sperduto angolo di questo globo". A ricordarlo anche il presidente onorario Gioachino Bratti: "Avevo un rapporto molto intimo con don Mario, anche perché l’ho conosciuto molto prima del mio ingresso in Abm, quando era prima cappellano a Longarone e poi parroco di Fortogna. Una persona dalla grande spiritualità, severa e precisa".
I funerali saranno celebrati lunedì 7 novembre, alle 15, nella Cattedrale di Belluno. L’associazione Bellunesi nel mondo, oltre a garantire la presenza con il proprio gonfalone, trasmetterà la diretta della cerimonia funebre sul canale YouTube e sulla pagina Facebook Abm.
"Don Mario ha contribuito ha fondare quel legame che ha unito migliaia di bellunesi all’epoca sparsi e abbandonati nel mondo, ridando loro la speranza di rivedere la terra natale e di sentirsi importanti per l’esempio dato con la loro laboriosità e l’impegno della fatica quotidiana all’estero", conclude il presidente onorario Maurizio Paniz.