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Dall'Adige in secca spuntano i resti della rocca medievale (FOTO): fu teatro di battaglia tra veneziani e padovani per il controllo dell'area
I ruderi del Castello di Borgoforte, ad Anguillara Veneta, affiorano solo quando la portata dell'Adige scende sotto un certo livello: dopo la siccità record degli ultimi mesi, i resti della rocca risalente al XIV secolo sono tornati in bella mostra nel Padovano

PADOVA. “Il periodo di scarsità d'acqua da record che sta attraversando il fiume Adige ha fatto riemergere i resti della rocca del castello di Borgoforte, ad Anguillara Veneta nel Padovano”. A riportarlo sul suo profilo, condividendo una serie di foto della rocca, è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: ecco la storia dei resti medievali, teatro di battaglia negli scorsi secoli per il controllo del territorio.

Si tratta infatti, riporta sul suo sito Progetto Frigus (nato per promuovere il turismo rurale a sud di Padova): “Dei resti di un manufatto di origine medievale che non era in realtà un vero e proprio castello, ma più propriamente una rocca, ossia un luogo fortificato, la cui esistenza risale almeno al XIV secolo (ma l'esistenza di due torri a presidio dell'area di frontiera padovana si registra già nel 1289)”.

Nei secoli passati la rocca “fu teatro di ripetute battaglie tra i Da Carrara, signori di Padova, e la Repubblica di Venezia per il dominio di questi territori. Abbattuta nel 1374, fu nuovamente riedificata dai Padovani nel 1378 per essere definitivamente presa e distrutta dai Veneziani nel 1405”. I ruderi del Castello di Borgoforte affiorano dall'acqua in prossimità dell'estremità a valle della golena solo quando l'Adige è in un periodo di magra.
Negli scorsi giorni, sempre a causa della siccità estrema dell'ultimo periodo, dalle acque del Po nel Mantovano era emerso un semi-cingolato tedesco della Seconda guerra mondiale, che dopo il restauro verrà esposto al Museo della Seconda Guerra Mondiale del Fiume Po a Sermide e Felonica (Qui Articolo).
Foto Bpp Meteo