Il 3,8% delle persone in Trentino Alto Adige è disabile e il 5,2% in Italia, si lavora al turismo accessibile: "Un'opportunità commerciale per le destinazioni e imprese"
Il progetto pilota è iniziato a ottobre 2021 con l’adesione di 3 Apt (Val di Sole, Campiglio, Val di Fassa) e di Unat: sono stati raccolti 21 partner di Trentino holidays su 168. In Trentino Alto Adige le persone disabili sono il 3,8% sul totale. Il tour operator: "Occorre lavorare su tutti i momenti dell’offerta con il criterio del miglioramento continuo di accessibilità universale, dal marketing inclusivo alle informazioni trasparenti e affidabili"

TRENTO. "Il turismo accessibile porta benefici a tutti, non solo in quanto diritto sociale ma come un'opportunità commerciale per le destinazioni e imprese turistiche". Così il gruppo di lavoro del tour operator della montagna Trentino holidays, composto da Roberta Salustri, Benedetta Campitelli, Luca Moschini, Enzo Bassetti, Edoardo Colombo, presenta il suo progetto in occasione della tavola rotonda organizzata stamattina (25 maggio) da Confcommercio Trentino in collaborazione anche con Unat - Unione albergatori e le Apt Val di Fassa, Val di Sole e Madonna di Campiglio.
"Occorre lavorare su tutti i momenti dell’offerta - sostiene Trentino holidays - con il criterio del miglioramento continuo di accessibilità universale, promuovendo un marketing inclusivo, informazioni trasparenti e affidabili, una mappatura degli operatori turistici sensibili al tema dell’accessibilità, abbattimento delle barriere culturali e architettoniche e dei trasporti che consentano viaggi indipendenti".
Il progetto pilota ha visto l’avvio a ottobre 2021 e l’adesione di 3 Apt (Val di Sole, Campiglio, Val di Fassa) e di Unat, con uno staff dedicato interamente all'iniziativa. Da gennaio 2022 si è poi cominciato a prendere contatto con i primi operatori, raccogliendo così 21 adesioni su 168 partner di Trentino holidays: "A maggio 2022 si inizierà a commercializzare un prodotto turistico disegnato secondo le esigenze dei portatori di disabilità".
L'obiettivo sono le Olimpiadi nel 2026: "Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono un elemento catalizzatore del cambiamento, promuovendo la messa al vaglio e la prioritarizzazione dei progetti di accessibilità che miglioreranno la qualità della vita di tutti i cittadini", sostiene il gruppo di lavoro.
Oltre al valore turistico, l'adeguamento delle sue infrastrutture di accessibilità, "migliora l'immagine della destinazione agli occhi dei visitatori, rendendola più competitiva - prosegue - qualsiasi azione, modifica, sostituzione, restauro o creazione di qualsiasi elemento della catena del valore deve tenere in considerazione i principi del design for all e coinvolgere tutte le aree delle istituzioni pubbliche o degli enti privati interessate".
Questo tipo di turismo non riguarda infatti solo l'accesso alle persone con disabilità per cui è opportuna la creazione di ambienti progettati universalmente, ma che si possano supportare anche "persone con disabilità temporanee, famiglie con bambini piccoli, l'invecchiamento della popolazione in continuo aumento, la creazione di un ambiente di lavoro più sicuro per i dipendenti".
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il 15% della popolazione mondiale (1 miliardo di persone) vive con una qualche forma di disabilità e il loro numero è in forte aumento sia a causa delle tendenze demografiche che per l'aumento delle condizioni di salute croniche. Perciò il tasso di disabilità tra le persone con la capacità di viaggiare sta aumentando.
Le persone in Europa che hanno esigenze legate all’accessibilità si stimano in 130 milioni (considerando persone con disabilità e over 65 che sono rispettivamente 40 e 80 milioni).
Secondo l'Istat nel 2019 le persone con disabilità in Italia sono 3 milioni e 150 mila (il 5,2% della popolazione), dove il Trentino Alto Adige risulta la regione con meno persone disabili, con il 3,8% sul totale.