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Mancano agenti al carcere di Trento, i sindacati incontrano Fugatti. Sinappe: ''Abbiamo bisogno di 30 poliziotti, situazione insostenibile con la riduzione dell'organico''
Nei prossimi mesi, tra aprile e luglio in Italia, secondo i dati forniti dai sindacati, sarebbero circa 1600 gli agenti formati e quindi pronti per essere poi trasferiti nelle carceri italiane. “Il problema - ha spiegato Mazzarese del Sinappe – è che per tutto il Triveneto dove sono presenti 16 istituti penitenziari ne vogliono assegnare solo 30"

TRENTO. “Siamo fiduciosi che possano arrivare quanto prima dei nuovi agenti di polizia penitenziaria per cercare di affrontare una situazione che nel carcere di Trento è diventata ormai insostenibile”. Sono queste le parole che arrivano dal Sinappe, il Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria che, assieme alle altre organizzazioni sindacali ha avuto un incontro con il presidente della Provincia di Trento per fare il punto sulla situazione presente nella struttura carceraria di Spini di Gardolo.
Tema centrale dell'incontro è stato quello della carenza di personale che ha reso negli ultimi anni la situazione sempre più difficile. Un problema che era già stato presentato nel corso delle audizioni avvenute nel novembre scorso in una commissione provinciale senza però che siano poi arrivate delle soluzioni.
“Abbiamo espresso la nostra necessità di avere 30 nuovi poliziotti penitenziari – ha spiegato Andrea Mazzarese di Sinappe – perché negli ultimi anni abbiamo avuto una quarantina di agenti trasferiti e una quindicina che invece sono andati in pensione. A fronte di queste uscite non ci sono stati nuovi arrivi e la situazione che si è venuta a creare non è semplice”.
Nei prossimi mesi, tra aprile e luglio in Italia, secondo i dati forniti dal sindacato, sarebbero circa 1600 gli agenti formati e quindi pronti per essere poi trasferiti nelle carceri italiane. “Il problema -continua Mazzarese – è che per tutto il Triveneto dove sono presenti 16 istituti penitenziari ne vogliono assegnare solo 30. Significherebbe averne in Trentino 2 e questo sarebbe quasi una sorta di presa in giro per tutti noi”.
L'auspicio, quindi, da parte di tutte le rappresentanze sindacali presenti all'incontro, è che vi sia una implementazione dell'organico congrua rispetto le richieste.
“Da parte del presidente Fugatti – ha spiegato Mazzarese – è arrivato l'impegno di coinvolgere anche il Prefetto per far arrivare la problematica al ministero. Noi rimaniamo fiduciosi che possa esserci una svolta”.