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Sanità, i sindacati ricevuti da Fugatti: “Stabilizzeremo il personale a tempo determinato”. I sindacati: “Male il silenzio sulla manovra di bilancio”

Nel corso del presidio organizzato oggi, i segretari dei sindacati della sanità pubblica sono stati accolti al palazzo della Provincia per un confronto con il presidente Fugatti, l'assessora Segnana, i dirigenti Ruscitti e Comper. “Registriamo positivamente una nuova apertura al confronto – ha detto il segretario della Fp Cgil Luigi Diaspro – ci è stato garantito che saremo nuovamente ricevuti tra un mese”

Di F.S. - 11 novembre 2022 - 19:24

TRENTO. “Ci è stato garantito che saremo nuovamente ricevuti tra un mese, dopo che la Provincia avrà approfondito i temi che abbiamo esposto al tavolo”. Sono queste le parole del segretario generale della Fp Cgil Luigi Diaspro dopo l'incontro, avvenuto nel pomeriggio di oggi in occasione del presidio organizzato dai sindacati per lanciare un allarme sullo stato della sanità trentina (Qui Articolo), con il presidente Fugatti, l'assessora Segnana ed i dirigenti Ruscitti e Comper. Incontro nel quale le autorità provinciali hanno assicurato che il personale a tempo determinato verrà stabilizzato. “Registriamo quindi positivamente – ha detto poi Diaspro – una nuova apertura al confronto. Bene anche le dichiarazioni di Fugatti in merito alla stabilizzazione dei precari assunti durante la fase Covid (dunque risorse che si aggiungono al personale in servizio e non da sostituire con i rientri di chi era sospeso). Male invece il totale silenzio sulla manovra di bilancio: qui si devono trovare le risorse per il reale rilancio della sanità pubblica trentina”.

 

Insieme a Diaspro erano presenti anche Paolo Panebianco, segretario responsabile sanità Fenalt, Cesare Hoffer, segretario Nursing Up, Giuseppe Varagone, segretario Uil Fpl sanità del Trentino e Giuseppe Pallanch, segretario Cisl Fp, che ha messo l'accento sul tema delle esternalizzazioni: “Siamo preoccupati per il ricorso a questo meccanismo all'interno della sanità – ha detto – non si può pensare di riorganizzare un sistema sanitario con decisioni calate dall'alto e senza il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, persone che sono sul fronte quotidianamente. È urgente poi rafforzare i salari, trovando fin da subito le risorse per il rinnovo 2022/2024”.

 

Per Fugatti e Segnana l'incontro di oggi è stato “un'occasione per un dialogo franco, ma anche disteso. Siamo consapevoli – hanno ribadito – delle difficoltà della sanità in questo momento così difficile e abbiamo dato la nostra disponibilità ad approfondire molte questioni, per dare una risposta puntuale entro tempi brevi alle varie istanze”. Un impegno comunicato dalle autorità, come detto è la “stabilizzazione del personale a tempo determinato, con una procedura dedicata”. Nella prossima finanziaria del 2023, dice infatti Piazza Dante: “Sarà previsto un emendamento apposito al ddl finanziaria già approvato dalla Giunta provinciale e in attesa di essere approvato dal consiglio provinciale”.

 

Nell'ora e mezzo di confronto, spiega la Fp Cgil, Fugatti si è mostrato attento alle argomentazioni: “Bene l'impegno ad approfondire i temi della carenza di organico, dei fabbisogni strutturali, delle assunzioni e dell'attrattività. Ma a non lasciarmi soddisfatto – precisa Diaspro – è la promessa di rivederci tra un mese. Lo ho detto chiaramente al tavolo: tra un mese il bilancio sarà già approvato ed è lì che bisogna individuare le risorse, primo per l'ordinamento professionale che è l’unico strumento capace di valorizzare a livello professionale ed economico il personale; secondo, servono almeno i denari per la prima annualità del triennio 2022 - 2024 per non ripetere quanto successo nel 20192021, quando non sono state accantonate di anno in anno le risorse per il rinnovo, cosa che ha tardato non solo il contratto ma generato anche il problema degli arretrati. Terzo bisogna trovare finanziamenti per il fondo sanitario provinciale per il nuovo sistema indennitario da adottare. Su queste tre richieste, molto specifiche, non abbiamo avuto alcuna risposta. Bene dialogo e stabilizzazioni, dunque, male per quanto riguarda la manovra e le risorse. Sono dunque insoddisfatto, a meno che nell’arco di questo mese non si manifestino novità in senso positivo”.

 

In una nota sull'incontro la Pat specifica che prosegue, in ogni caso, l'attività di reclutamento di Apss: “La graduatoria Oss conta circa 500 candidati, di cui 60 già risultati idonei per l'assunzione a tempo determinato. In via di svolgimento anche la prova preselettiva per assistenti amministrativi”.
Sulle dimissioni del personale sanitario i vertici della Provincia hanno sottolineato che “nel 2022 sono state 222 quelle volontarie, di cui 53 trasferimenti, mentre per le dimissioni volontarie si deve tenere conto che lo sblocco delle assunzioni in tutte le altre Regioni hanno incoraggiato gli avvicinamenti ai luoghi di nascita e le ricongiunzioni familiari. Va anche detto che i valori totali del personale sanitario e socio sanitario sono passati da 6.667 del gennaio 2019 a 7.006 del gennaio 2022”. Per quanto riguarda le sostituzioni del personale che si assenta, la Pat riporta come i dati dimostrino effettivamente (“anche a causa del Covid”) un aumento delle giornate di malattia, mentre per altre tipologie di assenze “il dato risulta costante rispetto agli ultimi anni”.

 

“Gli straordinari – dice ancora Piazza Dante - sono in aumento da qualche anno a questa parte, mentre il numero delle giornate di ferie maturate e non godute nel 2021 era inferiore rispetto al 2020. Un dato sollevato dai manifestanti è la fuga verso l'estero del personale. Quanto riscontrato da Apss mostra che le giovani generazioni hanno un interesse maggiore a sperimentare esperienze lavorative all'estero e anche la ragione economica incide nella scelta, ma va considerato anche il costo della vita che in certi Paesi è molto alto e dunque gli stipendi seguono questo andamento (per le dimissioni maggiore criticità risulta tra il personale Apsp rispetto ad Apss). Sulla percentuale degli infermieri rispetto alla popolazione, va detto che in Trentino risulta un rapporto di 8,5 infermieri ogni mille abitanti, mentre il gap rispetto alla media europea è di -1, a fronte del -2,6 della media italiana, mostrando dunque una situazione trentina oggettivamente migliore che nel resto del Paese. Per quanto concerne la situazione dei pensionamenti l'azienda sanitaria ha messo in campo molte azioni per consentire il ricambio generazionale e l'attrattività del personale. La Pat ha anche programmato un progressivo aumento a 160 posti - e fino a 200 per l'anno 2023/2024 del corso di laurea in infermieristica. Infine, va ricordato che la Giunta ha sempre mantenuto una particolare attenzione verso il personale sanitario e di recente Apss ha avviato la trattativa al tavolo Apran per gli incarichi di professionisti specialisti, l'aumento da 3 a 6 delle strutture complesse delle professioni sanitarie e l'indizione prevista a breve delle selezioni per le coperture di tali strutture. Infine la questione esternalizzazioni: non vi sono ad oggi appalti di servizi sanitari, ad eccezione di quello affidato in via d'urgenza durante l'emergenza Covid per la dialisi preso l'ospedale di Rovereto, comunque di tipo transitorio”.

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