La diplomazia del Ministero per “trasferire gli orsi in eccesso” ma nessuno spiega come. Fugatti: “Il Pacobace va rivisto, vogliamo l’autonomia nella gestione”
Il Ministero dell’ambiente ha promesso (di nuovo) di “attivare tutti i canali diplomatici necessari per richiedere la disponibilità ad ospitare gli orsi problematici in strutture straniere” ma né il Mase né la Provincia spiegano come vogliono portare avanti questo progetto

TRENTO. Nelle scorse ore a Roma si è riunito in una nuova seduta il tavolo di confronto politico “sull’emergenza plantigradi” in Trentino. Presenti il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il sottosegretario di Stato Claudio Barbaro, il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, l’assessora all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli e il dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col.
Nel comunicato del Mase si legge che il Ministero è impegnato, insieme alla Provincia di Trento, “a trovare una soluzione per favorire il trasferimento degli esemplari in eccesso, in un quadro di misure e interventi che garantiscano la sicurezza dei cittadini”. Per raggiungere lo scopo il Mase ha fatto sapere che “provvederà, già nei prossimi giorni, ad attivare tutti i canali diplomatici necessari per richiedere la disponibilità ad ospitare gli orsi problematici in strutture straniere”.
Per la verità non è la prima volta che si sceglie questa formulazione vaga. Già il 21 aprile il Ministero aveva promesso di “attivarsi con i propri canali diplomatici per trovare altre aree in Italia o in Europa dove spostare gli orsi in eccesso”. Inoltre non si capisce cosa si intenda per orsi in eccesso visto che non è mai stato fissato un numero minimo di plantigradi. Come se non bastasse né il Ministero né la Provincia spiegano come intendano portare avanti questo progetto.
Dal canto suo Fugatti si è detto comunque soddisfatto dell’esito dell’incontro. “Siamo soddisfatti – ha sottolineato – perché per la prima volta dopo le verifiche tecniche di queste ultime settimane, il Ministero si è impegnato ufficialmente a trovare una soluzione per favorire il trasferimento degli esemplari di orso in eccesso, in un quadro di misure e interventi che garantiscano la sicurezza dei cittadini e un giusto equilibrio tra plantigradi ed esseri umani”.
Secondo Fugatti, il ministro e il sottosegretario, avrebbero riconosciuto in pieno le esigenze e le ragioni della Provincia di Trento. “Ora però – ha concluso il presidente – attendiamo anche da parte del tavolo tecnico la revisione del protocollo Pacobace perché riteniamo che il Trentino debba avere l’autonomia nella gestione dei grandi carnivori”.