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Trentino in zona gialla e riaprono i musei. Partono le mostre al Mart, al Buonconsiglio e al Muse
Con il Dpcm del 14 gennaio è stata permessa la riapertura dei musei in zona gialla. Per il Trentino si inaugurano le mostre "Giovanni Boldini, il piacere" (Mart), "Gli apostoli ritrovati" (Buonconsiglio) e "Tree Time" e "Forest Frame" (Muse)

TRENTO. I musei riaprono i battenti. Con la firma del Dpcm del 14 gennaio è stata stabilita la riapertura dei musei all’interno delle regioni classificate come gialle. Questa settimana tali regioni comprendono Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana e Trentino.
In Trentino si parla in particolare della riapertura di tre musei: il Mart di Rovereto, il Castello del Buonconsiglio e il Muse di Trento, che saranno aperti al pubblico rispettivamente a partire da lunedì 18 e da martedì 19 dicembre (Castello e Muse).
Ha fatto parlare soprattutto la riapertura del Mart, descritta come una “vittoria personale del presidente Sgarbi”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che dichiara: “Quella di lunedì è una riapertura che ha il sapore della speranza verso il futuro”.
Di sicuro saranno felici i visitatori, che nel famoso museo di Rovereto potranno tornare ad apprezzare le opere esposte, oltre che la nuova mostra: Giovanni Baldini, il piacere. L’esposizione raccoglie oltre 170 opere del pittore della Belle Époque, famoso per i suoi dipinti descrittivi dei salotti borghesi dell’epoca.
Per quanto riguarda il Castello del Buonconsiglio di Trento si riapre con la mostra “Gli apostoli ritrovati”, che resterà protagonista nella Sala del Torrion da Basso fino al 5 aprile 2021. La rassegna, organizzata dal museo con l'aiuto della Soprintendenza per i Beni culturali, racconta l’affascinante storia di un fortunato ritrovamento di due magnifiche sculture seicentesche in bronzo dorato molto probabilmente commissionate dal principe vescovo e fino al 1803 conservate nella dimora del principe vescovo al Castello del Buonconsiglio. Disperse poi sul mercato antiquario agli inizi del Novecento le due sculture seicentesche sono ritornate nelle collezioni museali del Castello ed esposte nella mostra a loro dedicate.
Rimane comunque attiva la possibilità di ammirare queste straordinarie opere con gli appuntamenti digitali “A tu per tu”: brevi video in cui i curatori raccontano la storia e le curiosità delle preziose statuette.
Per chi fosse interessato più alla scienza che all’arte, da martedì ci si potrà recare anche al Muse, che annuncia la riapertura con il manifesto “Occhio! Siamo aperti. La curiosità trasforma”. Sono due i nuovi allestimenti proposti dal museo delle scienze: la mostra “Tree Time” e la mostra “Forest Frame” (ospitata presso il Palazzo delle Albere).