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Il Decreto Di Maio vuole reintrodurre i voucher. La Cgil si mobilita: ''Così si riducono i diritti di chi lavora''
Oggi comincia la discussione a Montecitorio. il sindacato terrà un presidio. Ianeselli: "E' insensato sbandierare l'obiettivo di voler ridurre la precarietà del mercato del lavoro e poi reintrodurre i voucher che della precarietà sono l'emblema"

TRENTO. A Roma il governo giallo-verde porta in Parlamento il decreto che contiene anche la reintroduzione dei voucher. La Cgil si mobilita in tutta Italia. Dopo le proteste dei giorni scorsi promosse dalle categorie degli agricoli, della funzione pubblica e del turismo, da domani riparte la protesta con un presidio in piazza Montecitorio.
Oggi, infatti, comincia la discussione in aula del decreto Di Maio, mentre il voto finale è previsto per giovedì 2 luglio. “Sbandierare l'obiettivo di voler ridurre la precarietà del mercato del lavoro e poi reintrodurre i voucher che sono l'emblema della precarietà più spinta è insensato, afferma il segretario generale della Cgil del Trentino Franco Ianeselli.
"In agricoltura come nel turismo ci sono diverse forme di contratto di lavoro dipendente che rispondono in maniera efficace al bisogno di flessibilità di questi settori. Ricorrere ai voucher è un modo per ridurre ancora i diritti dei lavoratori e le ragioni, lo ripeto, non hanno a che fare con il bisogno di flessibilità di assumere, ma con la volontà di risparmiare sui costi di attivazione dei contratti di lavoro”.
"Del resto - spiega Ianeselli - con la riforma dei voucher fatta dal governo Gentiloni nel marzo dell'anno scorso proprio allo scopo di evitare il referendum proposto dalla Cgil, e a sostegno del quale avevano firmato un milione e mezzo di italiani, il ricorso ai buoni lavoro si è drasticamente ridotto e le aziende che prima li usavano perché più convenienti si sono indirizzate su altre forme di contratti".
Secondo la Cgil in Italia c'è bisogno di incentivare lavoro dignitoso, contrattualizzato, con tutele, e non di lavoro occasionale che si trasforma in sfruttamento."Per questa ragione il sindacato sarà in piazza domani e mercoledì per fare pressione sul Camera dei Deputati perché non si voti un provvedimento ingiusto e dannoso".
Allo stesso tempo è stata lanciata sul web la petizione #NOvoucher sulla piattaforma www.fare.progressi.org.