Aumento di capitale all’aeroporto Catullo, la Pat partecipa per 4,3 milioni di euro: “Si conferma la volontà di credere ed investire nello scalo”
La Provincia di Trento, che partecipa alla società aeroportuale Aeroporto Catullo Spa per il 14,23% delle quote sociali, parteciperà all’aumento di capitale volto a garantire il sostegno agli investimenti in corso, tra i quali il progetto Romeo, e di quelli previsti sulla base del piano di sviluppo degli scali di Verona e Brescia da qui al 2032

TRENTO. La Provincia autonoma di Trento aderirà all’aumento di capitale sociale approvato ieri dall’assemblea degli azionisti di Aeroporto Catullo Spa, la società aeroportuale che gestisce anche lo scalo veronese e alla quale la Pat partecipa con il 14,23% delle quote sociali.
Nel dettaglio, l’impegno della Provincia, in funzione della propria partecipazione alla società, sarà pari a 4,3 milioni di euro per il diritto di opzioni di competenza, ai quali potranno aggiungersi ulteriori 419mila euro per l’esercizio della prelazione su circa 17mila azioni di spettanza eventualmente inoptate.
“L’operazione – scrive Piazza Dante – è volta a garantire il sostegno degli investimenti in corso e di quelli previsti sulla base del piano di sviluppo degli scali di Verona e Brescia da qui al 2032. Si conferma così la volontà dell'Amministrazione provinciale di credere ed investire nelle attività della società che gestisce anche l’aeroporto di Verona, da sempre il principale scalo per l’accesso al Trentino e strategico anche in funzione dei Giochi olimpici Milano-Cortina 2026”.
Già nel luglio 2021, continua la Provincia, la Pat aveva sostenuto la società con un aumento di capitale di circa 5 milioni di euro volto a rilanciare l’aeroporto nel post pandemia: “Con l'adesione alla operazione di aumento del capitale sociale proseguono dunque gli investimenti previsti dal nuovo piano industriale, ed in particolare quelli relativi all'aeroterminal scaligero, al fine di creare le condizioni per attrarre sul Catullo un bacino di utenza che porti ad un numero di passeggeri annuo prossimo ai 5 milioni rispetto agli attuali 3 milioni circa”.
Sul piano societario, conclude Piazza Dante: “L'adesione dei soci pubblici all'operazione di aumento garantisce la conservazione dell'assetto esistente tra soci pubblici e soci privati, garantendo ai primi la maggioranza delle quote sociali. In prospettiva potranno essere valutate opzioni diverse, anche attraverso patti parasociali, che potranno portare a nuovi assetti, nel rispetto delle regole di trasparenza prescritte per operazioni di apertura a soci privati o incremento della partecipazione degli stessi”.