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Il centrodestra sta per chiudere la porta in faccia a Borga e ai civici. ''Sono i benvenuti ma si devono aggiungere a noi fondatori''
Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Agire per il Trentino, Progetto Trentino, Associazione Fassa. "Si parte da qui, da questo gruppo: inizieremo a confrontarci sul programma. Le porte sono aperte ma nessuno può pretendere di rimettere in discussione tutto da zero"

TRENTO. "Attorno a questo tavolo c'è la coalizione di centrodestra: Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Agire per il Trentino, Progetto Trentino, Associazione Fassa". Maurizio Fugatti presenta le forze che in ottobre sfideranno il centrosinistra, segnando bene bene il perimetro: "Siamo i fondatori di questa squadra - sottolinea - le porte sono sempre aperte ma nessuno può arrivare all'ultimo e rimettere in discussione tutto".
Un messaggio forte e chiaro a Rodolfo Borga che cerca di coagulare attorno a sé un insieme di forze civiche e territoriali (anche se di Valduga e Oss Emer nessuno capisce più dove sono e con chi stanno) che possa poi andare a 'contrattare' con il centrodestra programmi e soprattutto candidato presidente.
Di questo gruppo fanno parte Geremia Gios eWalter Kaswalder, ma quest'ultimo teme di rimanere con un pugno di mosche in mano se poi l'accordo non si farà mai. Aspetta ancora un po' di tempo ma si tiene le mani libere e quindi ha prenotato un posto con il centrodestra.
"Oggi non c'è - spiega infatti il deputato leghista - ma una sedia libera per lui è già stata aggiunta. Anche il movimento Autonomia Popolare di Kaswalder è con noi". Dunque se le mosse di Borga non porteranno a niente, il consigliere autonomista entrerà dalla porta principale, non da quella di servizio.
Perché si tratta di questo, di doversi accodare. Oggi gli esponenti del centrodestra trentino (erano presenti Maurizio Fugatti per la Lega, Michaela Biancofiore per FI, Andrea De Bertoldi per FdI, Claudio Cia per Agire, Marino Simoni per Progetto Trentino e Luca Guglielmi per Associazione Fassa) oggi lo hanno detto senza giri di parole: "Si parte da qui, da noi, e assieme scriveremo il programma". Gli altri sono fuori e se vogliono entrare devono chiedere permesso.
L'auspicio che Geremia Gios e Rodolfo Borga siano della partita è stato espresso, anche se non si sa se per davvero o per 'cortesia' politica. "Ma sia chiaro che partiamo da qui, da queste forze che oggi fondano la coalizione che sfiderà il centrosinistra alle prossime provinciali".
"Non da parte mia - afferma Fugatti un po' sornione - ma c'è qualcuno di noi che dice che ad un certo punto lo porte si chiudono". Insomma, chi c'è c'è, "e comunque si deve poi verificare se i programmi sono compatibili". Ed è stato ribadito: "Non è che arriva l'ultimo e chiede di ripartire da zero sul programma".
E qualche cenno di programma è stato anche anticipato. Marino Simoni e Michaela Biancofiore hanno parlato diffusamente di 'cornice istituzionale', con il primo che vuole un maggior protagonismo dei Comuni e la seconda che vuole un nuovo protagonismo della Regione.
Ma Biancofiore ha puntato anche di lotta alla corruzione, "ci sono troppi casi nella nostra provincia ed anche per questo sarà bene agire sui dirigenti provinciali e prevedere un ricambio attraverso lo spoil system". Ed ha descritto un Trentino a tinte fosche: "Ha perso punti sugli indicatori economici, ha due miliardi di debito".
De Bertoldi, di Fratelli d'Italia, punta tutto sulla famiglia, ovviamente quella maschio e femmina come Dio li creò. "E' stato il nostro primo punto in campagna elettorale - afferma - e continua ad essere un nostro principio. No al riconoscimento dei figli di omosessuali e sostegno alla natalità".
Per Claudio Cia la battaglia è sulla sanità, in coerenza con il suo impegno di questi ultimi anni. "Ogni volta che si critica la sanità trentina ci rispondono con numeri e tabelle. Ma i cittadini la vivono e la sperimentano quotidianamente e il nostro impegno sarà dare risposte alle loro domande".
Ma oltre alle proposte, agli impegni, che ovviamente comprende anche quello sulla sicurezza, "il punto che caratterizza il centrodestra", si è parlato anche del candidato presidente. O meglio, si è evitato palesemente di affrontare l'argomento, spiegando che la decisione arriverà prima dell'estate.
Il pole position c'è Maurizio Fugatti, e l'ipotesi che se lascia il posto di deputato potrebbe essere lo stesso Berlusconi a candidarsi in Valsugana conferma il pronostico di chi dà per scontato che sarà incoronato lui alla guida della coalizione. Ma Michaela Biancofiore ha detto un'altra cosa: "Io ho parlato di seggio in Valsugana in generale e lì gli eletti sono due".
Sembra di capire, quindi, che il nome su cui punta Forza Italia per la presidenza della Provincia potrebbe essere quello di Elena Testor, la neo senatrice e procuradora del Comun de Fascia. "Ma ne parleremo tutti assieme e tutti alla pari, senza preclusioni". E si saprà soltanto a inizio estate.