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Il curioso caso di Bedollo dove lo "Scudo Crociato" stravince al Senato battendo da solo Pd e M5S ma che alla Camera prende 7 voti

La popolazione (in alcune zone del comune piuttosto anziana) ha scelto di votare per l'antico simbolo della Democrazia cristiana (che in passato non aveva rivali sull'Altipiano) ma quando si è trattato di scegliere tra Dellai e Fugatti ha preferito dare un segnale forte barrando il "cerchietto" della Lega

Di Luca Pianesi - 07 marzo 2018 - 16:34

TRENTO. Lo "Scudo Crociato" primo partito in assoluto, doppia il Movimento 5 Stelle e da solo tiene testa al centrosinistra portando la sua coalizione a stravincere su tutti: insomma la Democrazia cristiana è tornata, forte e invincibile come un tempo. Quello scudo rosso e bianco con croce centrale e scritta "Libertas" ha raggiunto percentuali toccate, negli ultimi 20 anni, solo dal Popolo della Libertà nel 2008, dall'Ulivo nel 2006. Prima di allora, guarda caso, c'era riuscito solo lo "Scudo Crociato" del Partito Popolare Italiano di Martino Martinazzoli nel '94 e la Democrazia Cristiana (sempre e comunque ad ogni tornata elettorale dal 1948 fino al 1992). Insomma ancora lo "Scudone" di democristiana memoria.

 

Siamo impazziti? E' un sogno? E' un incubo? No è la realtà. Nel comune di Bedollo è successo qualcosa di straordinario. Al Senato le elezioni le ha vinte indiscutibilmente l'Udc - Noi con l'Italia di Raffaele Fitto ottenendo la bellezza di 238 voti (in tutta la regione ne ha presi 2817 fermandosi allo 0,55%) e raggiungendo da solo il 28,03% contro i 247 conquistati da tutta la coalizione di centrosinistra che sosteneva Eleonora Stenico e i 132 del Movimento 5 Stelle. Alla fine la coalizione di centrodestra di Elena Testor è arrivata al 53,07% ma nessun partito si è nemmeno avvicinato all'Udc (la Lega ha preso 164 voti, Civica Popolare Lorenzin 145). Un successo raggiunto, nel comune dell'Altopiano di Piné, solo dal Pdl nel 2008 (28,3%), dall'Ulivo nel 2006 (28,1%), dal Ppi nel 1994 (28,9%) e dalla Dc (passata dal 92,7% del 1948 al 44,4% del 1992). Un successo clamoroso, dunque, che fa da contraltare al dato registrato alla Camera dove, invece, lo stesso Udc ha preso 7 voti.

 

Sì, avete capito bene. A Bedollo 238 persone hanno votato per l'Udc al Senato mentre solo in 7 hanno barrato lo "Scudo Crociato" alla Camera. Cosa può essere successo (visto che non c'erano candidati di zona, anzi) lo abbiamo chiesto al sindaco di questo comune che si trova sull'Altopiano di Piné e Francesco Fantini c'ha risposto così: "E' un vero mistero. Escludiamo la possibilità che ci siano stati degli errori compiuti ai seggi perché i risultati sono omologati ed è stato anche fatto un riconteggio dei voti quindi non c'è sbaglio che tenga. Quel che si può dire è che i voti all'Udc sono arrivati soprattutto da zone un po' periferiche come Regnana dove, forse, c'è una popolazione un po' più anziana che quindi ha visto nel voto allo 'Scudo Crociato' un modo per sconfessare il centrosinistra ma non premiare nemmeno la Lega, ritenuta troppo estrema". 

 

Ed effettivamente questo spiegherebbe il non voto Udc alla Camera dove era candidato direttamente Fugatti. In quel caso chi voleva sostenere il "campione" leghista ha votato direttamente Lega che infatti ha preso 369 voti ottenendo quasi il 40% da sola. Curioso il fatto che il partito di Dellai, quella Scelta Popolare che sarebbe dovuta essere una "cosa di centro" capace di strappare qualche voto all'Udc almeno laddove (come Bedollo) il centro è sempre stato forte, ha fallito completamente il colpo. Anzi laddove (alla Camera) era candidato lo stesso Dellai, ha preso 50 voti mentre laddove Dellai non era candidato (al Senato sosteneva Eleonora Stenico), i voti sono stati 145. Il dato qui è inequivocabile: piuttosto che Dellai meglio dare il voto direttamente a Fugatti e alla Lega; senza Dellai si torna al centro meglio se all'ombra dello "Scudo Crociato".

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