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Salvini allontana l'ipotesi del Patt in giunta regionale. Soddisfatto Kaswalder che per primo aveva detto no a Rossi
Il vicepremier interviene nel dibattito del dopo elezioni e detta la linea. Nessun accordo, nemmeno in regione, con chi ha governato con la sinistra

TRENTO. I primi a dire assolutamente no ad un accordo in chiave regionale con il Patt dell'ex governatore del Trentino sono stati quelli di Autonomisti Popolari di Kaswalder, ora rinfrancati dalle dirette parole di Salvini che allontana l'ipotesi di un governo a tre - Svp, Lega e Patt - per la Giunta regionale.
L'ipotesi sembrava prendesse piede, anche in virtù di un accordo mai chiarito tra Rossi e Kompatcher, ma la prospettiva sembra naufragare. "Chi ha governato con la sinistra fino a ieri difficilmente poi sta con noi", ha detto il ministro dell'interno intervistato da Luisa Patruno sul giornale L'Adige.
Una risposta che sembra mettere fine alle ipotesi di una maggioranza allargata alle Stelle Alpine sul fronte regionale e che è stata accolta con estremo favore da Kaswalder: " Il vicepremier ha infatti precisato che ogni futuro accordo non potrà vedere il Patt presente al fianco della Lega e degli altri partiti e movimenti che hanno costituito la Coalizione Popolare Autonomista per il Cambiamento".
"Questo in ragione del fatto - si legge nel comunicato di Kaswalder che cita le parole di Salvini- che 'non ci alleeremo con chi ha sbagliato sui temi fondamentali per la nostra provincia come sanità, infrastrutture, appalti'". Per quanto riguarda il coinvolgimento del gruppo di Autonomisti popolari, "nel corso dei prossimi giorni saranno completate le consultazioni del presidente Fugatti con tutte le forze della coalizione per dare un assetto credibile e duraturo alla formazione di governo del nostro Trentino".
"Noi siamo pronti a dare il nostro contributo - spiegano gli autonomisti della coalizione di Fugatti - con uomini e idee al concretarsi di tutto il programma di coalizione e all'accordo sottoscritto il 25 agosto a Pinzolo, sicuri che gli Autonomisti Popolari all'interno dell'esecutivo o comunque con una posizione di primo piano nel quadro politico, sapranno mantenere vivo il tema del regionalismo, dell'Euregio e dei valori fondanti della nostra Autonomia".