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Scontro elettorale tra Casa Pound e Liberi e Uguali. La disputa è sulle responsabilità storiche di fascismo e comunismo
L'intervista della redazione di Salto.bz ai candidati di Casa Pound e Liberi e Uguali Andrea Bonazza e Hannes Obermair in vista delle elezioni del 4 marzo

BOLZANO. Da una parte il consigliere comunale Andrea Bonazza candidato per Casa Pound, dall'altra lo storico Hannes Obermair candidato per Liberi e Uguali. Quello che ne esce è un'intervista a tratti approfondita ma a tratti anche 'surreale'.
La disputa è sulla storia del '900: Bonazza difende la sua felpa delle SS Charlemagne indossata in Consiglio comunale: "La SS Charlemagne non si è mai macchiata di crimini di guerra, ha solo combattuto sul fronte anti-bolscevico".
Un'argomentazione che lo storico non accetta: "Da parte mia condanno lo stalinismo ma non l’Armata rossa, che ha liberato Auschwitz. Se i soldati sovietici, assieme agli alleati, non avessero sconfitto Hitler e il suo lacchè Mussolini oggi avremmo una dittatura fascista in tutta Europa"
Per il leader di Casa Pound il problema era il bolscevismo, non il nazifascismo: "Se i giovani delle SS Charlemagne non avessero fermato l’avanzata dei russi l’Europa sarebbe stata sotto il giogo comunista".
A questo punto Obermair chiude la discussione: "Il suo, Bonazza, è un revisionismo inaccettabile". Ma l'intervista va avanti, si toccano tanti punti, dalla "buffonata" del volantinaggio in pronto soccorso organizzato da Casa Pound alla situazione politica attuale.