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Dopo la svastica il video ''Il ragazzo della Wehrmacht'', ancora bufera su Marika Poletti
Una canzone a confermare l'ideologia di Poletti, ex numero uno di Fratelli d'Italia e nuova capo di gabinetto dell'assessore Gottardi, che già esibisce una svastica tatuata sul polpaccio. "C’era un ragazzo della Wehrmacht si divertiva a giocare con me, qual era il gioco non te lo dico, ogni mattina spariva un amico, là dove c’era il Belgio ora c’è il Terzo Reich"
TRENTO. "C’era un ragazzo della Wehrmacht si divertiva a giocare con me, qual era il gioco non te lo dico, ogni mattina spariva un amico, là dove c’era il Belgio ora c’è il Terzo Reich", canta e dirige l'orchestra Marika Poletti. Non solo il tatuaggio della svastica, la neo capo di gabinetto dell'assessore Mattia Gottardi mette in scena anche le capacità canore.
E allora "one, two, three'' e via libera all'auto-proclamato "Circoli nuova Italia", la base è quella de "Il ragazzo della via Gluck" di Adriano Celentano, ma ovviamente le parole sono diverse, orribili e tremende. Un video su youtube, vecchio ma che ritorna virale in rete, in cui si ride, si scherza e si canta. Un riassunto divertito dell'orrore della seconda guerra mondiale.
Un'esaltazione della Wehrmacht, il potentissimo esercito tedesco, è stato impegnato in guerra per quasi sei anni in tutta Europa e in Africa settentrionale, compresa la sanguinosa invasione del Belgio e le persone sparite nel nulla, deportate, torturate e uccise.
Una canzone a confermare l'ideologia di Poletti, ex numero uno di Fratelli d'Italia e nuova capo di gabinetto dell'assessore Gottardi, che già esibisce una svastica tatuata sul polpaccio. In questo caso la giustificazione è che si tratti di una runa, un riferimento alla mitologia norrena. Tante le reazioni indignate e le polemiche (Qui articolo).
Forse questa volta sarà più difficile trovare una giustificazione per la dirigente, fresca di nomina, alla "modica" cifra di 3.400 euro mensili lordi per 13 mensilità (Qui articolo). Un video, questo, che è ritornato virale in rete e già ci sono le prime posizioni e reazioni, ovviamente indignate, come quella dell'Osservatorio contro i fascismi Trentino Alto Adige.