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La Lega approva l'emendamento di Futura sul Cinformi, Ghezzi: ''La Giunta cambia visione? L'ente resta infatti un punto di riferimento per gli stranieri''
La giunta ha approvato un emendamento di Futura che amplia il raggio d'azione di Cinformi, un provvedimento che conferma i servizi a favore degli stranieri e allarga le competenze anche ai trentini. Ghezzi: "Il documento prevede che le eventuali nuove misure a favore della natalità siano usufruibili da tutte le coppie indipendentemente dalla loro origine e nazionalità"

TRENTO. Nella sua nuova veste Cinformi potrebbe continuare a svolgere servizi a favore dei richiedenti asilo in Trentino. Se la Provincia a trazione Lega aveva compiuto un passo di lato rispetto alle intenzioni di chiusura manifestate in campagna elettorale sul destino del Centro informativo per l'immigrazione con l'idea di mettere a disposizione dei trentini le competenze sviluppate all'interno dell'ente, ora arriverebbe un'altra virata da parte dell'esecutivo guidato da Maurizio Fugatti.
La giunta ha, infatti, approvato un emendamento di Futura che amplia il raggio d'azione di Cinformi, un provvedimento che conferma i servizi a favore degli stranieri e allarga le competenze anche ai trentini. Un "passo falso" se guardato nell'ottica della propaganda del carroccio che arriva dopo la presentazione del documento di Paolo Ghezzi e firmato anche da Lucia Coppola.
"L'ente continui a svolgere - in stretto collegamento con la Questura di Trento - con efficienza il suo compito costitutivo, di sportello generale nei confronti di chi vive in Trentino ma non ha (o non ha ancora) la cittadinanza italiana. Si tratta di studenti universitari - si legge nell'emendamento - professori, lavoratori e professionisti, atleti in forze ai team sportivi del Trentino di eccellenza nazionale, lavoratori immigrati ed esseri umani richiedenti protezione internazionale. Per questo deve essere messo nelle condizioni di operare al meglio".
Non solo, la richiesta è quella di "Garantire che le eventuali nuove misure a favore della natalità, per esempio il mutuo decennale a rimborso variabile annunciato dal presidente della Provincia nelle sue dichiarazioni programmatiche sul bilancio di previsione in Consiglio provinciale l'11 dicembre 2019, siano usufruibili da tutte le coppie che danno alla luce figli sul territorio della Provincia, finché vivranno in Trentino, indipendentemente dalla loro origine e nazionalità sulla base delle scelte già effettuate dalla Giunta provinciale negli altri sistemi di sostegno in fase di adozione".
Insomma, un improvviso cambio di paradigma della Lega provinciale, che finirebbe quasi per sembrare inclusiva e accogliente. Un passaggio, forse però metabolizzato tardi da Fugatti e dall'assessora Stefania Segnana, e così arriva un inaspettato semaforo verde all'emendamento targato Futura. In consiglio provinciale Paolo Ghezzi la prende larga. Si parte dal Festival della famiglia, una relazione farcita di dati snocciolati nel corso della kermesse.
Poi arrivano le conclusioni e gli impegni richiesti alla Giunta, cioè "Proseguire nella politica di sostegno alle famiglie, ai genitori lavoratori e in particolare alle donne madri che lavorano; sviluppare politiche amichevoli nei confronti dei nuovi trentini, in sintonia con l'indicazione dello stesso presidente della Provincia, che nelle sue dichiarazioni programmatiche rese al Consiglio provinciale l'11 dicembre 2019, ha designato il Trentino come inclusivo" e quindi i passaggi "incriminati" riportati sopra e che portano al cambio di visione, probabilmente momentaneo in quanto la Lega in fase di predisposizione del piano ci metterà una pezza per ritornare "dura e pura" come prima.
Il passaggio a vuoto della Lega emerge nei commenti post approvazione. "Questo emendamento - dice Ghezzi - potrebbe segnare un punto di svolta nella retorica della Giunta provinciale. Voglio pensare, ha proseguito, che il presidente Fugatti abbia omesso nella propria relazione la questione stranieri perché non sono più un problema dato che il saldo migratorio è positivo per 1.861 persone, 1.409 delle quali straniere. Forse per questo la Giunta accoglie anche questo ordine del giorno ricordando che non ci sono solo i richiedenti asilo, ma ci sono anche molti studenti universitari, lavoratori, atleti stranieri e dire che il Cinformi deve essere messo nelle condizioni di lavorare al meglio è molto importante, così come è importante dire che ci sarà attenzione a chi arriva in Provincia indipendentemente dalla loro nazionalità".
Anche Sara Ferrari (Partito democratico) ha accolto con piacere questo documento perché fa ben sperare dire che il Centro informativo per l'immigrazione si trasforma mantenendo però l’obiettivo di orientamento sui servizi della Provincia a tutti coloro che stanno sul territorio trentino. Il presidente ha prima apprezzato gli interventi delle opposizioni, quindi un breve conciliabolo tra Fugatti e assessora su quanto passato in ordine del giorno e l'annuncio che in una delle prossime sedute di Giunta sarà approvato il percorso di riorganizzazione Cinformi.
"E' un risultato politico importante - conclude Ghezzi - che mette il punto sulla necessità di affrontare temi importanti per il nostro territorio senza fare demagogia xenofoba ma nel tentativo di dare risposte tenendo conto del tessuto sociale. Nel documento si chiede inoltre la necessità di introdurre strumenti nuovi che rispondono a esigenze di finanziamento e riorganizzazione come il secondo welfare, la defiscalizzazione alle imprese che contribuiscono alla diminuzione del gender pay gap, forme di cohousing intergenerazionale per dare forma a un nuovo abitare di comunità di sostegno e aiuto". Un documento che è stato approvato all’unanimità.