Show di Savoi in Consiglio provinciale. Ancora una volta con il dito medio verso le minoranze. Alla fine rimane fuori dall'aula
E' successo ieri sera dopo che il consigliere della Lega si era esibito per diverse ore in gestacci di ogni genere contro la minoranza. Il presidente Kaswalder, dopo la riunione dei campogruppo, si è scusato con i consiglieri per quello che è successo

TRENTO. Ancora tensione alle stelle ieri sera in Consiglio provinciale dove sono volati anche insulti e gesti che hanno costretto il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder a sospendere i lavori.
I fatti sono accaduti attorno alle 20.30 e a finire al centro della polemica è ancora una volta il consigliere Alessandro Savoi. L'esponente leghista, ora protagonista perché la capogruppo della Lega Mara Dalzocchio è in vacanza infatti, avrebbe più volte fatto il dito medio rivolto ai consiglieri della minoranza. Ma non solo. Sempre in aula rivolto ai consiglieri si è esibito in gestacci continui, in un'occasione specifica rivolgendosi all'assessore Dallapiccola, si è spostato dai banchi andando quasi a contatto con altri consiglieri come Ugo Rossi puntandolo con l'indice in segno quasi di sfida. Situazioni che hanno anche scatenato le ire degli esponenti del M5S che hanno chiesto giustamente il rispetto del ruolo rivestito e dell'istituzione.
Kaswalder visto la situazione in aula non più sostenibile ha quindi deciso di sospendere la seduta. Nel corso della pausa è stata verificata e accertata la situazione che vi era in aula. “Abbiamo fatto notare al presidente – hanno spiegato diversi esponenti di minoranza – le offese e i gesti che il consigliere Savoi ci ha rivolto. E' inaudito un comportamento del genere. Non potevamo rientrare in aula e assistente ad un triste spettacolo simile all'interno di una istituzione”.
Il presidente del Consiglio provinciale al termine della pausa si è scusato con alcuni esponenti della minoranza per certi comportanti. “Siamo tutti stanchi – ha affermato - ho richiamato il consigliere Savoi e per cui mi scuso perché non ho visto i gesti che sono stati fatti e che mi sono stati confermati anche da alcuni esponenti di maggioranza”
Duro il commento arrivato dal Pd. “Non c'è proprio limite al peggio – è stato affermato dai democratici - ieri sera il consiglio provinciale è stato sospeso perché il leghista Savoi ha fatto per quattro volte il dito medio ai membri della minoranza. Quando lo capiranno queste persone che le istituzioni sono una cosa seria? E che rappresentano tutti i trentini? E sono pure ben retribuiti per farlo”. Savoi, dopo la riunione dei capigruppo per richiedere la sua espulsione, non è rientrato nell’emiciclo.
Il consiglio provinciale riprenderà alle 17 appena conclusa la seduta del Consiglio regionale, per completare l’esame della manovra finanziaria.