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Terremoto nel comune di Arco, il sindaco Betta revoca le deleghe al suo vice Bresciani del Patt
Il nuovo vicesindaco sarà Tomaso Ricci, le deleghe tornano in capo al sindaco Betta che dice: “Per quanto mi riguarda il Patt rimane in Giunta, il problema non è il partito ma la persona”

ARCO. “Per quanto mi riguarda il Patt in termini di ruolo rimane in Giunta, non è il partito il problema ma la persona”, così il sindaco di Arco Alessandro Betta dopo la decisione di ritirare le deleghe al suo vice Stefano Bresciani, in quota Patt. Una decisione arrivata al culmine di un periodo di forti tensioni all’interno della maggioranza arcense, Betta ha annunciato la sua scelta“difficile e sofferta” stamane, difronte ad assessori e capigruppo confermando la rottura definitiva con l’autonomista e specificando che il ruolo di vicesindaco sarà ricoperto da Tomaso Ricci.
Certo questa decisione non stupisce visto che, stando alle indiscrezioni, il Patt alle elezioni di maggio (posticipate in autunno causa coronavirus) avrebbe sostenuto l’ex presidente degli artigiani trentini Roberto De Laurentis, in contrapposizione a Betta (QUI articolo). Un’operazione che molti intestano proprio all’ormai ex vicesindaco autonomista Bresciani. Ma, secondo quanto riferito da Betta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stato un incontro “galeotto”, andato in scena prima del consiglio comunale, tra il vicesindaco, l’assessore provinciale Mattia Gottardi e il candidato sindaco De Laurentis.
Un incontro che a Betta proprio non è andato giù e definito “inaccettabile”, nonché una dimostrazione “del venir meno ai patti che ci si era assunti”. Di certo uno sgarbo istituzionale se il vicesindaco (che alle prossime elezioni correrà contro l’attuale maggioranza) incontra, in separata sede e assieme a un altro candidato sindaco, un rappresentante provinciale.
Senza giri di parole il sindaco accusa Bresciani di aver ramato dietro le quinte “per fini elettorali e speculativi personali”, arrivati a questo punto impensabile mantenere rapporti e collaborazioni. “Questo atteggiamento non è sostenibile sia nell'interesse e nel rapporto interno alla maggioranza sia per le necessità attuali della città di Arco – ma soprattutto aggiunge Betta – in questo momento in cui la crisi coronavirus sta scuotendo duramente la nostra città e pertanto sarebbe necessaria la massima e coesione”.
Infine Betta ha fatto sapere di aver avocato a sé le deleghe precedentemente seguite da bresciani che riguardano: industria, artigianato, commercio, cooperazione, rete dei trasporti e pianificazione, gestione e controllo della mobilità, rapporti con le società controllate e partecipate, recupero e valorizzazione dei grandi volumi.