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Il responsabile di ortopedia pediatrica in pensione e due medici si sono dimessi, Zeni: ''E' punto riferimento e ora arrivano anche i turisti: la Pat non poteva organizzarsi?''
L'ex assessore Luca Zeni: "C'è il rischio che le famiglie trentine si trovino a doversi rivolgere fuori provincia: settore delicato e si deve comprendere come la Provincia intenda organizzare il servizio nei prossimi mesi per garantire un’assistenza di qualità"

TRENTO. "La questione è urgente e particolarmente importante per garantire una gestione attenta". Queste le parole dell'ex assessore Luca Zeni. "Le problematiche ortopediche e le risposte agli stimoli dei bambini sono diverse da quelle degli adulti. E' necessario comprendere come la Provincia intenda intervenire a fronte del pensionamento del responsabile di ortopedia pediatrica e alle dimissioni negli ultimi mesi di due medici su quattro totali".
"C'è il rischio che le famiglie trentine si trovino a doversi rivolgere fuori provincia - aggiunge Zeni - si deve comprendere come la Provincia intenda organizzare il servizio nei prossimi mesi per garantire un’assistenza di qualità. Serve molta attenzione perché le problematiche potrebbero acuirsi per l’elevato flusso in Trentino per il turismo. Un reparto così delicato con un solo medico non può garantire la qualità dell'assistenza perché fisicamente impossibile e giuridicamente in contrasto con la disciplina del diritto del lavoro".
Un settore riconosciuto e considerato ai massimi livelli. "L'ortopedia pediatrica - dice il consigliere provinciale del Pd - è stata per molti anni riconosciuta come un riferimento importante in provincia e fuori regione. Negli anni scorsi era stata aumentata la previsione di organico complessiva, al fine di garantire una maggiore presenza di medici, equipe omogenee, una programmazione in grado di superare anche i prevedibili pensionamenti e il possibile turn over".
A fine febbraio il consigliere provinciale in quota Partito democratico aveva evidenziato che mancavano ben 18 primari a organico dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari. E questa situazione si aggiunge alla carenza di operatori (Qui articolo). "Una gestione attenta è fondamentale. Restano da capire le ragioni per cui non sia stato programmato per tempo l'avvicendamento del responsabile di ortopedia pediatrica con affiancamenti nel corso del tempo per consentire di specializzare alcuni degli ortopedici generali nell'ambito pediatrico. Speriamo che la Provincia non attribuisca anche in questo caso la colpa a Covid", conclude Zeni.