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In Francia restrizioni per chi non è vaccinato, la linea di Macron non piace a Meloni: ''Ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana''

La leader di Fratelli d'Italia ribadisce che per lei ''la libertà individuale è sacra e inviolabile'' dimenticando che una comunità si basa su un ''patto sociale'' e come si è deciso di ''limitare la libertà'' di chi si vuole ubriacare e poi mettere alla guida rappresentando un pericolo per gli altri prima ancora che per sé stesso così dopo un anno di pandemia e milioni di morti alle spalle si chiede un semplice atto di responsabilità alla comunità. Con Macron Renzi, il Pd, Toti e in parte Forza Italia. L'M5S spera che l'immunità di gregge si potrà raggiungere grazie alla responsabilità individuale

Pubblicato il - 13 July 2021 - 19:48

ROMA. Libertà di vaccino sì, ma se vuoi frequentare bar, ristoranti, prendere un treno e più in generale entrare in luoghi pubblici dove si incontrano altre persone devi averlo (o avere il tampone negativo che però da autunno ti dovrai pagare di tasca tua e non sarà più garantito dai soldi di tutti i contribuenti): è questo, in poche parole, quanto ha previsto il presidente Emmanuel Macron per la sua Francia a partire dai primi di agosto (aggiungendo l'obbligo di vaccino per i professionisti sanitari) secondo la logica che ''non possiamo fare portare il peso dei disagi a chi ha avuto il senso civico di vaccinarsi - ha chiarito ieri in conferenza stampa il premier francese -. Le restrizioni peseranno sugli altri, quelli che per ragioni incomprensibili nel Paese di Louis Pasteur (uno dei padri dei vaccini mondiali ndr), della scienza e dell’Illuminismo ancora esitano a usare l’unica arma a disposizione contro la pandemia, il vaccino".

 

Una posizione molto coerente dopo un anno e mezzo di crisi sanitaria, sociale ed economica vissuta in tutto il mondo. Una posizione che in Italia, invece, spacca la politica in due fronti: quelli che dicono che questa sarebbe la conclusione di una sorta di dittatura sanitaria e quelli che, invece, sono più che d'accordo. A scagliarsi contro la linea francese è Giorgia Meloni che senza se e senza ma ha scritto su Twitter che 'l’idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile”. Dimenticando che, in fondo, una comunità si basa su un ''patto sociale'' e come si è deciso, per esempio, per tutti, di ''violare la libertà individuale'' di ubriacarsi e poi mettersi alla guida perché si diventa dei pericoli per gli altri prima ancora che per sé stessi, così, dopo un anno di pandemia mondiale e milioni di morti alle spalle si chiederebbe un atto di responsabilità alla collettività per mettere in sicurezza gli altri prima ancora che sé stessi. Interessante, invece, capire perché chi afferma che ''la libertà individuale è sacra e inviolabile'' come Giorgia Meloni non si impegni in prima persona, poi, per garantire dei diritti che sono proprio espressione della libertà individuale come l'eutanasia o l'aborto.

 

Di parere opposto a Meloni il leader di Italia Viva Matteo Renzi che ha ribadito di essere sia per l'obbligo vaccinale per il personale sanitario che per quello scolastico oltre che di essere per la linea francese. Forza Italia con Anna Maria Bernini è d'accordo nel rendere obbligatorio il vaccino per il personale scolastico e sanitario e non boccia il resto del progetto macroniano mentre Toti si è detto totalmente d'accordo con Macron: ''Da governatore, come potrei spiegare ai cittadini che si sono vaccinati che potrebbero dover di nuovo limitare le loro libertà, nonostante tanti sacrifici, per colpa di chi non si è voluto proteggere? Io mi sono vaccinato. Come me milioni di persone lo hanno fatto per senso civico, per la propria salute e quella degli altri. Non è un obbligo ma credo sia giusto, come ha scelto la Francia, impedire l’accesso a bar, ristoranti, cinema e tante altre attività a chi non ha il green pass o almeno il tampone fatto nelle ore precedenti. Perché queste libertà le abbiamo riconquistate soprattutto grazie ai cittadini che quel vaccino l’hanno fatto. E non meritano oggi di doverci rinunciare per colpa di chi è rimasto a guardare e spesso a criticare''.

 

In linea con il leader francese ci sono anche molti esponenti del Pd tra cui l'ex ministra dei trasporti Paola De Micheli che ha scritto: ''Adottiamo anche in Italia la linea annunciata dal Presidente francese Emmanuel Macron di voler estendere il 'green pass' per accedere a ristoranti, caffè e trasporti. Di fronte alla risalita dei contagi a causa delle varianti del virus, occorre ribadire un principio fondamentale a chi è ancora scettico: vaccinarsi è l’unico modo per proteggere noi stessi e gli altri, soprattutto le persone più fragili. Per questo è giusto riconoscere a chi si vaccina la possibilità di tornare a una vita normale. Occorre un di più di responsabilità anche per affrontare la stagione autunnale. L’annuncio di Macron ha già avuto un effetto: l’impennata nell’arco di poche ore delle prenotazioni del vaccino''.

 

Il Movimento 5 Stelle, non si è espresso né in un senso né nell'altro ma ribadendosi convinto che l'immunità di gregge sarà raggiunta per senso di responsabilità dei cittadini e non con le imposizioni. Slavini, dal canto suo, si è sempre detto contrario agli obblighi anche se la strategia francese si basa proprio sulla logica opposta dell'incentivo.

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