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No-vax, dopo la ''deroga'' di Fugatti ai sub ora anche gli autisti dei bus chiedono tamponi gratuiti. La Uil: ''A Rovereto circa la metà non ha il vaccino''

Il segretario della Uil trasporti ha scritto una lettera al presidente della Provincia per estendere la gratuità dei tamponi anche agli autisti dei mezzi pubblici. Una richiesta apparentemente irricevibile ma c'è il precedente creato dal presidente della Pat con il personale del nucleo sommozzatori

Di Luca Pianesi - 24 settembre 2021 - 19:24

TRENTO. Ai sommozzatori sì e agli autisti dei trasporti no? Era ovvio che sarebbe successo e dopo che la Pat ha creato il precedente ora ogni comparto può ritenersi legittimato a fare la stessa richiesta: tamponi gratuiti per chi non vuole farsi vaccinare e green pass garantito dalla stessa Provincia.

 

La richiesta arriva dalla Uil Trasporti che spiega con il suo segretario Nicola Petrolli come siano davvero tanti gli autisti di Trentino trasporti che ancora non si sono vaccinati e quindi chiedono alla Pat di assicurare loro i tamponi gratuiti. ''Numeri esatti non li abbiamo - spiega Petrolli -. C'è stato qualcuno che li ha chiesti ma per la privacy non possono fornirceli completi. Quello che posso dire, visto che io sono della zona di Rovereto, è che su un centinaio che lavorano in quell'area, più di una cinquantina non sono vaccinati. La nostra posizione, quella della Uil Trasporti, è che ognuno deve essere libero di fare quello che vuole. Siamo per la libertà di scelta''.

 

Una libertà di scelta che è già stata garantita al personale del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Trento qualche settimana fa dalla Pat e che, a questo punto, in molti altri comparti sono legittimati a richiedere. Come noto, infatti, in un sistema come quello attuale dove si sta spingendo il più possibile sulla vaccinazione per cercare di mettere in sicurezza la collettività ed evitare ulteriori lockdown, che senza vaccino sarebbero stati altrimenti inevitabili, garantire i tamponi gratuiti per ottenere il green pass è un controsenso totale. 

 

La Pat per diretta decisione del presidente (e assessore competente in materia di Protezione civile) lo ha fatto per il personale del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Trento. Tra loro c'erano alcuni operatori che si rifiutavano di vaccinarsi e per questo non potevano accedere all'elicottero. Per i loro interventi diventava necessario, quindi spostarli via terra con i furgoni con il rischio di impiegarci ore a raggiungere i laghi e fiumi scenario dell'emergenza, contro i pochi minuti che ci sarebbero voluti via cielo. Il Dolomiti ha fatto emergere il problema e se tutta la macchina dei soccorsi pareva decisa a far rispettare questo vincolo anche per spingere i sub a vaccinarsi il presidente Fugatti ha stupito tutti garantendo loro il tampone gratuito per tutto il mese di settembre (di fatto fino alla fine del servizio estivo).

 

Detto che anche solo pensare di sottoporsi a un tampone naso-faringeo, e a tutti i fastidi connessi, tre volte alla settimana invece che farsi una minuscola e semplicissima puntura è un assurdo i lavoratori ''no-vax'' insistono nel chiedere che i test siano gratuiti e in Provincia di Trento hanno i loro appigli per farlo. Il presidente Fugatti ha creato il precedente e ora anche altri comparti pretendono lo stesso trattamento. Sulla questione abbiamo provato a interrogare il dirigente generale dei trasporti della Pat Roberto Andreatta che ha spiegato: ''Rispetto alla vicenda dei sommozzatori abbiamo numeri totalmente diversi (ed effettivamente lì si parlava di 7/8 persone qui a quanto risulta svariate decine ndr). Ad oggi il comparto dei trasporti in Provincia conta per quanto riguarda Trentino Trasporti 800 austisti più altro personale per un totale di 1300 persone. Accanto a questo c'è il servizio ferroviario formato da un centinaio di persone di Trenitalia e un centinaio della Pat e a questi si aggiungono i 500 autisti di Cta''.

 

Insomma pare impossibile che si arrivi a una tale deroga ma sembrava impossibile anche con il nucleo sommozzatori. Certo sarebbe l'ennesimo schiaffo alla collettività e al buon senso che dovrebbe spingere tutti, dopo un anno e mezzo di pandemia e della più terribile crisi sanitaria, sociale ed economica dal dopoguerra, a vaccinarsi di corsa senza troppi se e troppi ma. Per sé stessi e per gli altri, per tornare ad essere liberi tutti insieme, davvero, e non restare ancorati a questa situazione pur di assecondare quelli che vogliono essere liberi ''di fare quello che vogliono'' con conseguenze sulla libertà di tutti. 

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