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In Trentino vincono i sommozzatori ''no pass'', la Pat concederà loro tampone gratuito per poter prendere l'elicottero. E ora le altre categorie che diranno?

La decisione è stata presa questa mattina dalla Task force Covid alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti (che ha la delega alla protezione civile), dell’assessora alla salute Segnana e dei dirigenti generali Raffaele De Col e Giancarlo Ruscitti

Di Luca Pianesi - 01 settembre 2021 - 16:39

TRENTO. Ora gli insegnanti potranno dire ''perché noi no?'' e con loro i sanitari ''perché noi no?'' e gli studenti universitari fare lo stesso assieme a tutti quelli che debbono prendere dei treni a lunga percorrenza o entrare in locali al chiuso privi del green pass. La Provincia di Trento, infatti, ha deciso di dare ''ragione'' ai sommozzatori ''no pass'' che si rifiutavano di fare il vaccino come hanno già fatto, invece, tutti i loro colleghi e si rifiutavano anche di sottoporsi al tampone perché a loro carico dal punto di vista economico. Risultato? Per loro ci saranno tamponi gratuiti ogni 48 ore, per tutto il mese di settembre (quindi di fatto fino alla fine del servizio).

 

La Pat giustifica questa decisione, che rischia di creare un importante precedente, spiegando che ''si tratta di una scelta che mira a evitare che il servizio di soccorso, essenziale per salvare vite, possa subire ritardi, e, contestualmente, punta a responsabilizzare il personale, dando loro il tempo per mettersi in regola autonomamente con il Green pass entro il mese in corso''.
 

''Il personale - comunica ancora la Pat - otterrà in modo gratuito il Green pass necessario per salire a bordo dei velivoli di soccorso con l’obiettivo di effettuare in tempi il più possibile ristretti gli spostamenti sul territorio per gli interventi di salvataggio in acqua''.

 

La decisione arriva dopo che il Dolomiti vi ha raccontato quanto accaduto prima con l'ordine di servizio che imponeva l'uso del green pass per salire sugli elicotteri e poi con l'intervento a Campione sul Garda che ha costretto i sub ''no pass'' a raggiungere il luogo dell'incidente (una macchina, poi rivelatasi vuota) via terra mettendoci un'ora e mezza e non i 15 minuti che sarebbero serviti con l'elicottero.

 

La Pat ha, quindi, preferito fare un passo indietro andando incontro a chi non si stava mettendo in regola, venendo incontro agli operatori ''no pass''. ''Lo ha deciso questa mattina la Task force Covid alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento, dell’assessore alla salute e dei dirigenti generali Raffaele De Col e Giancarlo Ruscitti - comunicano dalla Provincia - e del direttore generale facente funzioni dell’Apss Antonio Ferro. Finito il periodo di gratuità del tampone, gli interessanti dovranno valutare se vaccinarsi o proseguire con il tampone ogni due giorni a spese proprie. Le modalità operative saranno messe a punto dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari''.

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