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Nuova grana per il Not? Degasperi: “Nel progetto gravi discrepanze rispetto alle richieste del bando”

Superfici inferiori a quelle previste, parametri non rispettati e problemi con la piattaforma dell’elicottero, secondo Degasperi nel progetto presentato da Guerrato per il Not potrebbero esserci varie incongruenze rispetto al bando: “Il rischio è quello di trovarsi con una grande struttura che però non soddisfi i requisiti richiesti dal Sistema sanitario provinciale”

Di Tiziano Grottolo - 19 giugno 2021 - 15:41

TRENTO. Dopo un lunghissimo braccio di ferro combattuto nelle aule di tribunale la vicenda del Not, il Nuovo polo ospedaliero di Trento, sembrerebbe essersi definitivamente sbloccata. Recentemente la Guerrato, l’azienda di Rovigo che si è aggiudicata la realizzazione dell’opera, ha presentato alcune immagini in anteprima. Fra le idee proposte spiccano una grande torre di vetro da 42 metri d’altezza, 674 posti letto per una struttura di 534.576 metri cubi su un’estensione di 122.262 metri quadrati, con un costo che si aggirerà attorno a 1,6 miliardi di euro.

 

Eppure le grane per il Not e la Guerrato potrebbero non essere finite. Infatti, secondo quanto rilevato dal consigliere Filippo Degasperi, che ha depositato anche un’interrogazione che però è stata segretata, all’interno del progetto (visionabile online sul sito della Provincia) ci sarebbero delle discrepanze con quanto prescritto dal bando provinciale. “Il rischio – avverte il consigliere di Onda Civica – è quello di trovarsi con una grande struttura che però non soddisfi i requisiti richiesti dal Sistema sanitario provinciale”.

 

 

Sempre stando a quanto rilevato da Degasperi il progetto della Guerrato presenterebbe una superficie inferiore (circa 28mila metri quadrati) rispetto a quella richiesta dal bando. Secondo alcuni calcoli in molte aree dell’ospedale la superficie sarebbe inferiore, in media, del 28% rispetto a quella che avrebbe dovuto essere prevista.

 


 

Non solo perché se nello studio di fattibilità si legge che “Il modulo di degenza per infettivi dovrà comprendere 14 posti letto, tutti collocati in stanze singole” ma nella planimetria del progetto presentato dall’azienda che si è aggiudicata i lavori l’obiettivo è raggiunto prevedendo 4 stanze doppie. “Questa – spiega il consigliere – è solo una delle tante gravi discrepanze che si possono riscontrare”. E ancora: se nel bando, nel reparto di degenza ordinaria di ostetricia, vengono richieste 30 stanze singole e 20 doppie (per 50/70 posti letto), nel progetto sembrerebbero mancarne all’appello 16.

 

Un altro problema riguarderebbe l’elisuperficie a terra (nel progetto di Guerrato posizionata vicino al parcheggio esterno. Secondo Degasperi la zona d’atterraggio per l’elicottero posizionata in quella posizione non rispetterebbe una serie di vincoli, da un lato sarebbe troppo vicina ai cavi dell’alta tensione, dall’altra l’eliambulanza, in fase di decollo e atterraggio, sarebbe intralciata dalla torre di vetro da 42 metri. “Inoltre – prosegue il consigliere – all’interno del progetto, così come richiesto dal bando, è previsto il requisito dell’espansione di almeno il 30% della superficie esistete ma se ciò fosse realizzato renderebbe impraticabile l’elisuperficie”. Per far luce sulla vicenda è stata depositata un’interrogazione che però, in attesa di avere una risposta, è stata segretata.

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