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Il Partito Comunista Italiano Trentino non appoggia il comunista Rizzo e sceglie Marini e i 5 Stelle. "Bene la via della seta con la Cina e il reddito di cittadinanza"

Fondatore del Partito Comunista nel 2009, del quale risulta essere a tutt'oggi ancora presidente onorario, Rizzo correrà con il solo supporto della lista di Democrazia Sovrana Popolare. "Ci abbiamo provato per due anni - fa sapere il Pci - ma senza esito"

Di D.L. - 30 settembre 2023 - 13:17

TRENTO. Qualcosa non torna. O forse sì. Che i rapporti tra Marco Rizzo, candidato presidente alle elezioni del prossimo 22 ottobre con il supporto della sola lista di Democrazia Sovrana Popolare, e il Partito Comunista Italiano non fossero idilliaci è cosa nota da tempo. Sin dallo scorso mese di gennaio, quando Rizzo, fondatore del PC nel 2009, non venne confermato alla guida del movimento e gli venne affidata la carica - poco rappresentativa e poco operativa - di presidente onorario. A tutt'oggi, come riportano sia il profilo wikipedia personale del politico piemontese che quello del Partito Comunista di wikipedia, il tre volte parlamentare (dal 1994 al 2004) risulta ancora ricoprire tale incarico.

 

Ebbene, con un comunicato ufficiale, il Partito Comunista Italiano Trentino e i Comunisti Italiani hanno deciso di schierarsi apertamente a fianco non del "compagno" Rizzo nella corsa allo scranno più alto di piazza Dante, ma di appoggiare il candidato del Movimento 5 Stelle Alex Marini.

 

"Il Partito Comunista Italiano in Trentino e i Comunisti Trentini - si legge nella nota - intesi in senso più ampio e che con lo stesso intrattengono rapporti di collaborazione, sostengono e vogliono dare pubblica indicazione di voto per il candidato del Movimento 5 Stelle Marini. Questa scelta ed indicazione di voto è maturata dopo aver tentato per 2 anni, in ogni modo, di trovare una quadra con il PC di Rizzo e con il Prc (Unione Popolare) al fine di dare rappresentanza in Trentino alla sinistra di classe e a chi ritiene che l'Italia debba intraprendere una strada coerente con una ripresa di (vera) sovranità nazionale che non può che passare per una economia pianificata"

 

"Tempo perso - prosegue il comunicato - perché, queste forze, questi cartelli elettorali pro-tempore, avevano in mente altro. A questo punto, in coerenza con un programma che dia sostegno a chi qualcosa per i lavoratori ha fattivamente messo in campo, sosterremo esternamente, dando indicazione di voto per chi, il M5S di Alex Marini in primis, ha operato con misure progressive e condivisibili come l’adesione alla nuova via della seta voluta dalla Cina in un'ottica di gestione multipolare dei rapporti fra nazioni libere e di chi ha introdotto in Italia il “reddito di cittadinanza” che resta, dal 1985 ad oggi, l’unico strumento di lotta contro il lavoro sottopagato e conseguenti situazioni di sfruttamento sempre più diffuse. Non per niente i nuovi esecutori degli ordini del padronato italiano (Fratelli d'Italia) si sono affrettati ad affossarlo"

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