Contenuto sponsorizzato

"No ad un turismo dei grandi numeri", ecco la ricetta di Marco Rizzo: "Sì alle funivie, ma stop a grandi opere"

Per il candidato di Democrazia sovrana popolare, interpellato sul tema del turismo, il Trentino "non deve diventare una Venezia delle nevi. Il volano dell’investimento pubblico va commisurato alle fasce occupazionali e all’indotto turistico che si sviluppa e non solo al profitto dell’impresa"

Di S.M. - 18 settembre 2023 - 22:21

TRENTO. Il Trentino non deve diventare una Venezia delle nevi”: no all'esasperazione dei numeri. Le funivie? Sono un'alternativa di mobilità meno pesante sull'ambiente, ma stop a grandi opere. E sugli impianti di risalita, basta investimenti che guardano solo al profitto dell'impresa. E' la visione che Marco Rizzo, candidato presidente per la provincia di Trento per Democrazia sovrana popolare, ha per il turismo trentino del futuro.

 

Quale modello turistico vede per il futuro del Trentino? Un modello basato sui grandi numeri, con l'obiettivo del tutto esaurito, oppure su numeri più contenuti, preservando l'ambiente e le località, alzando, quindi, la qualità dell'offerta?

Serve un equilibrio tra quantità e qualità. L’esasperazione dei numeri non può trasformare il Trentino in una “Venezia delle nevi”. Ambiente, cultura, tradizione e gastronomia devono essere i fiori all’occhiello della stagione sciistica. Dare alternative alla giornata tipo dello sportivo consente di allargare il numero di utenti mantenendo alta la qualità dell’offerta.

 

In tema di infrastrutture di mobilità, su quale di questi collegamenti funiviari punterebbe? Trento-Bondone, Rovereto-Folgaria, oppure Brentonico-Malcesine?
Un conto sono le funivie che restano un’articolazione con impatto meno pesante sull’ambiente e garantiscono un ritorno più equilibrato ed altra cosa è puntare su grandi opere che danneggiano salute e ambiente.

 

Guardando all'inverno, nei prossimi anni, con il crisi climatica in atto, sarà probabilmente sempre più difficile sciare a basse altitudini. Dove concentrerebbe gli investimenti?
Il volano dell’investimento pubblico va commisurato alle fasce occupazionali e all’indotto turistico che si sviluppa e non solo al profitto dell’impresa. Gli impianti andranno selezionati sulla base di una pianificazione di resa e qualità. Solo con quest’ultima si potrà dare una risposta adeguata ad uno sport bello che deve esser redditizio per tutta la collettività.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Società
02 ottobre - 06:01
Monica Bolognani, segretaria della Cisl scuola, risponde all'assessore all'istruzione della provincia di Trento: “Siamo d'accordo sulla [...]
Politica
01 ottobre - 23:06
Daniele Gubert, uno dei candidati della lista espressione del territorio di Primiero, Vanoi e Mis, punta il dito contro l'assessore [...]
Montagna
01 ottobre - 21:40
La consigliera regionale in Veneto di Europa Verde Cristina Guarda ospite di "Da quassù", il podcast de Il Dolomiti realizzato da Marta Manzoni. [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato