
Via il Parco dedicato alla Resistenza per far spazio al [...]

L’appello delle associazioni contro il “ddl salva [...]

Coronavirus, scuola in presenza per i bambini fino alle [...]

Azione cresce e ora può contare anche sul sindaco di [...]

Riforma turismo, dalla ''ferma contrarietà'' di Olivi ai [...]

Terremoto nel Patt, dopo l'uscita dal partito di Rossi [...]

Terremoto in casa Patt, Ugo Rossi lascia le Stelle alpine [...]

Come in Friuli, anche in Veneto stop ai contributi a chi [...]

Nudm incalza Fugatti: “Nel 2021 già 11 femminicidi, [...]

Governo Draghi, nominati 39 sottosegretari. Il Nord Est [...]
Esercitazione antincendio, a fuoco il Consiglio provinciale con i consiglieri dentro. Tutti salvi in piazza Dante
Tra battute e risate anche i consiglieri provinciali hanno dovuto evacuare il palazzo come tutti gli altri dipendenti. Guarda il VIDEO con le battute di Ugo Rossi e le frecciatine contro Donata Borgonovo Re

TRENTO. Prove antincendio per i consiglieri provinciali. "Come tutti i lavoratori - ha spiegato un agente dei Vigili del fuoco permanenti - dovete anche voi provare le vie di fuga e portarvi nel punto di raccolta indicato nel piano di emergenza".
Punto di raccolta che per tutti i dipendenti dei palazzi circostanti si trova in piazza Dante, sotto la statua, un luogo vicino e sicuro. "Presidente - mormora qualche consigliere rivolto a Dorigatti - non è che sia poi tanto sicura piazza Dante".
Il clima è da ricreazione, le battute iniziano a girare. Anche tra i fotografi e i giornalisti che si chiedono come dovrebbero titolare il pezzo: "I consiglieri evacuano" si presterebbe a fraintendimenti.
Dorigatti non risponde alle provocazioni ma chiede invece al pompiere una delucidazione: "Ci sono due porte, da quale dobbiamo uscire? Quelli a destra da una e quelli a sinistra dall'altra?". Una domanda importante, vista le posizioni ballerine della collocazione politica di certi consiglieri.
Fosse mai che si ammassano tutti al centro rischiando di essere combusti! O che nell'indecisione qualcuno nemmeno scenda dallo scranno, non sapendo scegliere o ripetendo il mantra che destra e sinistra non esistono più.
"Fate come siete abituati - risponde il vigile - l'importante è che riusciate ad arrivare al punto di raccolta dalla via per voi più comoda e abituale. Questa è casa vostra, sapete voi come uscire dall'edificio".
Fuori, in strada, tutti quanti i consiglieri, si sentono un po' in gita. Dorigatti è uno dei pochi che non sorride e prende sul serio l'esercitazione. Lui è il presidente e in questo caso un severo capoclasse. "Presidente già che siamo qua facciamoci una bella foto sotto Minosse", chiede un consigliere, che Dorigatti ignora.
Parte l'appello, e insieme partono le battutine. "Ghei tutti?", questa è un classico. Ma qualcuna è più cattiva. Quando all'appello si arriva a Donata Borgonovo Re lei subito non sente e non risponde. "Deceduta", dice qualcuno. "E' lo stesso", commenta qualcun altro.
Tra gli evacuati anche la giunta e il presidente Rossi. E' lui che fa ridere un po' tutti quando al nome di Fugatti dice ad alta voce: "E' là abbracciato a un profugo", e si avvicina a lui per battergli la mano sulla spalla.
Finito l'appello, constatato che ci sono tutti, che nessuno è rimasto intrappolato tra le fiamme, il presidente invita tutti a ritornare in aula. La ricreazione è finita.