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Via Perini a una corsia? Su Facebook i consiglieri comunali si "dimenticano" cosa avevano votato. Ma Dino Panato li mette a nudo

Esilarante siparietto su Facebook con i consiglieri Lombardo, Maschio e Moranduzzo che dimenticano che in consiglio era passato un provvedimento. Stanchina fa chiarezza e allora arrivano le scuse, che non bastano. Ma davvero via Perini diventerà a una corsia? La risposta a il Dolomiti di Italo Gilmozzi

Di Luca Pianesi - 25 settembre 2017 - 20:12

TRENTO. C'è voluto Dino Panato, lo storico fotografo del Trentino, a mettere a nudo una buona parte del consiglio comunale di Trento, da destra a sinistra senza troppe distinzioni. Gli è bastato su Facebook taggare alcuni consiglieri bipartisan, da Emanuele Lombardo (Pd) a Devid Moranduzzo (Lega), da Roberto Stanchina (Patt) ad Andrea Maschio (Movimento 5 Stelle) per scoprire non solo che è stata approvata una mozione per impegnare la Giunta a ridurre a una corsia via Perini (perché?) ma, soprattutto, per mettere in luce che di questo provvedimento, praticamente nessuno ricordava l'esistenza. Ma andiamo con ordine, perché qui, come su una qualsiasi bacheca Facebook a fare la differenza sono date e orari. 

 

Il 14 settembre Paolo Serra (consigliere Pd) trionfante posta sul social di Zuckerberg che "ieri, mercoledì 13 settembre 2017 in consiglio comunale sono stati approvati tre ordini del giorno del Pd che impegnano la Giunta ad attuare:" 1) la realizzazione di uno spazio per orti per anziani a Centa di Vela, 2) la realizzazione di rastrelliere per bici presso la Buc (Biblioteca universitaria delle Albere, 3) "trasformare e riabilitare via Fratelli Perini da via di attraversamento della città a via di quartiere trasformando la viabilità da due a una sola corsia, realizzando nel contempo una pista ciclabile con la sistemazione di tutta la viabilità". Silenzio. I giorni sono passati. Nessuna reazione.

 


 

Fino a quando, ieri, Panato non ha postato una lunga riflessione chiedendo ai consiglieri sopra citati, la necessità di quest'opera che, a detta del fotografo (e noi sottoscriviamo), rischierebbe di bloccare ulteriormente il traffico in quella zona (si pensi agli autobus, ai camion per i rifiuti, ai furgoni delle attività commerciali) e soprattutto metterebbe in seria difficoltà il transito delle ambulanze. Il tutto per non meglio precisate strategie legate alla mobilità ciclabile (tra l'altro lì ci sono due enormi marciapiede da una parte e dall'altra e forse la ciclabile già potrebbero farla). 

 

Le risposte sono state esilaranti. Il primo è stato Emanuele Lombardo che ha scritto così: "Non so quale sia la fonte cui fai riferimento Dino. Posso assicurarti, da Presidente della Commissione consiliare competente per l'Urbanistica, Mobilità e Lavori pubblici che è la prima volta che sento parlare di Via Perini cosi come "ipotizzata". Non mi risulta, nemmeno, sia stato trattato in Consiglio comunale". Un'ora dopo è arrivato Andrea Maschio: "Non ho mai sentito nulla in merito". Moranduzzo ha fatto la "capriola" prima cadendo dalle nuvole e poi cancellando i suoi messaggi anche se l'unico che è sopravvissuto fa intuire che anche lui non l'aveva imbroccata proprio giusta: "Guardi... Io la saluto... Ho tolto i miei messaggi, si parla di un documento e lei si sposta a parlare di partiti politici... sono due cose totalmente diverse... Arrivederci!".

 

C'ha pensato Stanchina a fare chiarezza: "Caro Dino Panato mi hai tirato in ballo e quindi rispondo perché non amo lasciare le cose in sospeso. La questione di cui parli è stata trattata in consiglio comunale nelle ultime due adunanze del 12 e 13 settembre (non ricordo se martedì o mercoledì) precisamente si tratta della mozione 510/2017 del 22.08.2017 firma del Consigliere Bosetti. ....non commento la mozione che peraltro ho votato e me ne prendo responsabilità ma confermo che la trattazione del tema da te posto è avvenuta. Disponibile a qualsiasi confronto. Roberto".

 

A quel punto, Moranduzzo, Lombardo e Maschio hanno fatto un passo indietro scusandosi tutti dell'errore (di Moranduzzo, in realtà non sappiamo perché appunto ha cancellato i suoi interventi) spiegando che non ricordavano. A quel punto, però, Panato ha tirato fuori il classico asso piglia tutto. Ha postato i commenti sotto il post che aveva fatto Serra. Il primo era di Lombardo: "Eh caro si lavora per la comunità!Senza squilli ma sul pezzo". Il secondo di Maschio: "Sbaglio o l'orto era una mozione trasversale anche con la mia firma?". Panato dice: " I casi sono due. O si mente, oppure si votano e si sottofirmano mozioni senza leggerle". E rimanda ai giornali, e non a un dibattito su Facebook, la spiegazione di quanto successo.

 


 

E allora una spiegazione l'abbiamo chiesta noi all'assessore Gilmozzi: "La richiesta è arrivata parallelamente dalla circoscrizione e dal consigliere Bosetti (Pd-Psi). Ma non si parla assolutamente di realizzare niente. Semplicemente si è chiesto di fare uno studio di fattibilità per realizzare una ciclabile in una delle due corsie. Non c'è nessuna spesa extra per fare questa analisi e non c'è nessuna decisione già presa. Semplicemente faremo una verifica sulla possibilità o meno di realizzare quest'opera". In questo senso, noi ci schieriamo tutta la vita con Dino Panato e con la sua tesi e cioè che in quella strada le due corsie servono, eccome. Per la memoria dei consiglieri, invece, non possiamo farci niente.

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