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Vitalizi, Dellai vota contro la legge che propone il taglio. Fraccaro, Ottobre e Nicoletti a favore
Alcuni ex parlamentari trentini sfiorano i 6 mila euro al mese di vitalizio mensile per le legislature passate. Il più povero prende comunque più di 2 mila euro

TRENTO. Alla Camera è passata, e se passa al Senato diventa legge. La proposta Ricchetti che ricalcola su base contributiva, e non più retributiva, i vitalizi degli ex parlamentari ha lasciato uno strascico di polemiche. Anzitutto sulla primogenitura del provvedimento: i grillini dicono siamo stati noi, i dem lo stesso.
Sta di fatto che questo voto, se venisse confermato, porterebbe a una riduzione del 40% dei vitalizi. Anche se, sono in molti a sostenerlo, questa legge toccherebbe diritti acquisiti e sarebbe ad alto rischio di incostituzionalità.
Di questo parere è Lorenzo Dellai, che questa legge non l'ha votata. Motivando questa scelta: "Per onestà intellettuale, perché questa non è altro che una legge-bandiera. I vitalizi sono stati aboliti per i parlamentari eletti dopo il 2002, per gli altri si tratta di diritti acquisiti, toccarli sarebbe a rischio incostituzionalità".
Hanno votato a favore, ovviamente, il pd Michele Nicoletti e il m5s Riccardo Fraccaro. Mauro Ottobre, anche, e suo è un ordine del giorno che la Camera ha approvato. Chiede, in sostanza, che il Governo presenti un provvedimento per permettere ai parlamentari di rinunciare all'indennità al momento dell'elezione.
Come si diceva, questa legge, che ora passerà al Senato, prevede un taglio drastico sui vitalizi agli ex parlamentari. Si calcola che il risparmio annuo potrebbe assestarsi a quasi 80 milioni all'anno. Un risparmi che si accumulerebbe anche grazie ai tagli che riguarderebbero gli ex deputati eletti nei collegi della nostra provincia.
Giorgio Postal, che si è fatto sei legislature, si vede riconosciuto un vitalizio di quasi 6 mila euro. Così Marco Boato, con 6 legislature. Ma percepiscono cifre attorno ai 5 mila euro anche Renato Ballardini, un po' meno Luciano Azzolini, Mario Raffaelli e Renzo Gubert, sui 4 mila.
Erminio Boso della Lega di vitalizio intasca circa 3 mila euro al mese, come Gigi Olivieri del Pd. E su queste cifre si posiziona anche Ivo Tarolli. Ma percepiscono vitalizi che valgono molto più di uno stipendio anche Giacomo Santini, Sandro Shmid, Renzo Michelini e tutti gli altri che dal Trentino sono stati eletti alla Camera o al Senato negli anni scorsi.