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Ddl sul gioco, De Poli propone il divieto delle slot machine in luoghi pubblici
Nel Ddl sul gioco De Poli propone il divieto delle slot machine in luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli e associazioni. Nella premessa si legge che il divieto, si propone a livello individuale “di porre rimedio ai gravi effetti che l’assuefazione a queste forme di gioco d’azzardo produce"

VENEZIA. I dati emersi da un sondaggio condotto dall’Ulss, svolto in collaborazione con i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil di Venezia, rivelano tra gli anziani una percentuale di "dodici giocatori su cento ad alto rischio Gap", e che dimostrano una propensione alla dipendenza al gioco ben più alta rispetto alla media nazionale.
“Si voleva arrivare a stimare i potenziali giocatori e la percentuale a rischio ludopatia. Su circa 200 sondaggi considerati, si scopre che il 46% degli anziani intervistati gioca d’azzardo, in tutto 91 su 200. Dati più alti rispetto a simili ricerche sulla popolazione nazionale”, ha spiegato l’educatore dell’Ulss 3 Leonardo Duminuco. Attualmente, i dati ufficiali emersi da un articolo pubblicato su Saiedue, parlano di 24.000 italiani che si rivolgono alle strutture del sistema sanitario nazionale per problemi legati alla dipendenza da gioco.
Secondo il senatore Udc Antonio De Poli, firmatario di un Ddl sul gioco, si tratta di un’emergenza sociale sulla quale bisogna intervenire con tempestività. "Se in Italia si conta un 5,6 percento di giocatori over 65 a rischio ludopatie, nel territorio di Favaro Veneto, Marcon e Quarto la percentuale sale al 12. Dati più alti rispetto alla media nazionale. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un’intensa fase di incentivazione e legalizzazione del gioco d’azzardo. Il fenomeno della dipendenza sta assumendo proporzioni immani. Abbiamo dato una stretta importante introducendo in un disegno di legge il divieto di installazione dei sistemi di gioco d’azzardo elettronico (cosiddette slot-machine) in luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli e associazioni. La proposta introduce la confisca per gli apparecchi e congegni per il gioco d’azzardo e per quelli per i quali non siano state rilasciate le autorizzazioni previste dalla normativa vigente o non rispondenti alle caratteristiche indicate dalla legge", ha commentato De Poli.

Nel Ddl sul gioco De Poli propone il divieto delle slot machine in luoghi pubblici o aperti al pubblico e nei circoli e associazioni. Nella premessa si legge che il divieto, si propone a livello individuale “di porre rimedio ai gravi effetti che l’assuefazione a queste forme di gioco d’azzardo produce", mentre a livello collettivo "tollerare queste forme di gioco d’azzardo non fa che assecondare la creazione di ambienti che instaurano pericolosi legami con una criminalità organizzata che si è ormai impossessata della gestione di questa proficua attività, che genera essa stessa quella richiesta di liquidità che diviene poi facile preda di quell’ usura gestita e controllata dalla criminalità organizzata".
Il Ddl chiede inoltre, la modifica dell'articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, prevedendo che chiunque, sul territorio nazionale, distribuisce o installa o comunque consente l’uso in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli e associazioni di qualunque specie di apparecchi o congegni da intrattenimento (di cui al comma 5 dell’articolo 110), rispetto ai quali sono fatte salve le sanzioni previste dal diritto penale per il gioco d’azzardo, o non rispondenti alle caratteristiche e alle prescrizioni indicate nel testo unico e nelle relative disposizioni attuative, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 6.000 euro per ciascun apparecchio.

La stessa sanzione si applica nei confronti di chiunque, consentendo l’uso in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli e associazioni di qualunque specie di apparecchi o congegni conformi alle caratteristiche e alle prescrizioni indicate nello stesso testo unico, corrisponde, a fronte delle vincite, premi in denaro o di altra specie diversi da quelli ammessi.
Il disegno di legge introduce infine la confisca per gli apparecchi e congegni per il gioco d’azzardo e per quelli per i quali non siano state rilasciate le autorizzazioni previste dalla normativa vigente o non rispondenti alle caratteristiche indicate dalla legge. Nel provvedimento di confisca è disposta la distruzione degli apparecchi e dei congegni suddetti.