A Rovereto parte il digiuno in solidarietà con i migranti. I volontari: "Condanniamo e gridiamo con forza la nostra vergogna verso l’Europa e il Governo italiano"
Dopo l'ennesima tragedia avvenuta al largo delle coste libiche giovedì 22 aprile, il Centro Pace, Ecologia e Diritti Umani di Rovereto ha deciso di aderire al digiuno a staffetta in solidarietà con i migranti. Sono undici al momento le persone che vi parteciperanno, ma i numeri dovrebbero aumentare

ROVERETO. Centinaia sono i migranti che muoiono ogni anno nelle acque del Mediterraneo. Vite umane perse in una disperata traversata nella speranza di una vita migliore. I volontari del Centro Pace, Ecologia e Diritti Umani di Rovereto hanno deciso di protestare contro questa tragedia, che da troppo tempo è diventata un evento ricorrente al largo delle coste italiane.
Per dimostrare la propria solidarietà gli uomini e le donne del Centro hanno deciso di partecipare al digiuno a staffetta lanciato dall’appello di Cantiere Casa Comune. “Come cittadini del mondo ci vogliamo collegare al digiuno a staffetta in solidarietà con i migranti, fratelli e sorelle che troppo spesso muoiono nella fossa comune a cielo aperto del Mediterraneo”, dichiarano.
A far scattare l’iniziativa è stata l’ennesima tragedia avvenuta al largo della Libia. Giovedì 22 aprile Alarm Phone aveva infatti pubblicato un tweet in cui si segnalavano tre imbarcazioni al largo delle coste libiche con oltre 200 persone a bordo. Nonostante le condizioni di mare estremamente difficili nessun aiuto è arrivato da parte delle autorità marittime, mentre tre navi mercantili e la Ocean Viking hanno cooperato per organizzare insieme la ricerca. Un aereo di Frontex ha individuato poco dopo il relitto di un gommone sul quale si sarebbero trovate 130 persone.
“Di fronte a questa ennesima tragedia – dichiarano i volontari - condanniamo e gridiamo con forza la nostra vergogna verso l’Europa che esternalizza le frontiere, aumenta i respingimenti e lascia morire in mare dei fratelli e sorelle che scappano da guerre, povertà, cambiamenti climatici e violazione dei diritti umani, condanniamo e gridiamo con forza la nostra vergogna verso le politiche migratorie del governo italiano pagate sempre con la vita da parte degli impoveriti della terra. Invitiamo tutti, credenti e laici, comunità, associazioni, movimenti, a non restare indifferenti e assuefatti di fronte a questi drammi”.
Non è un problema recente, ma un qualcosa di ormai radicato nell’esperienza degli italiani. Spiegano i volontari: “Ricordiamo che dopo la chiusura della missione Mare Nostrum, l'avvio delle operazioni di controllo affidate a Frontex e, successivamente, il blocco degli interventi di soccorso delle organizzazioni umanitarie, il costo in termini di vite umane perse nel Mediterraneo è stato altissimo e l'accordo con la Libia non ha certo migliorato la situazione. Crediamo che, come dichiara Amnesty International, parlare oggi di Guardia Costiera e di salvataggi sia un ossimoro. La Guardia Costiera Libica è in realtà una creazione italiana per appaltare il contenimento dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo ad una organizzazione composta da miliziani di fatto senza alcuna esperienza né interesse al soccorso”.
“Il destino dei migranti – concludono - che si avventurano in questi viaggi è in realtà oggi quello di morire in mare perché non soccorsi (o a volte uccisi dalle stesse motovedette libiche), oppure di essere riportati nei campi di concentramento della Libia e destinati a trattamenti disumani, mentre dall’altro lato del mare il nostro paese volge gli occhi altrove. Vi chiediamo di unirvi a noi per digiunare insieme sabato 1 maggio in particolare comunione con la comunità islamica durante il tempo di Ramadan e in solidarietà profonda con le vittime del Mediterraneo, i loro familiari e tutti i migranti che, sulle rotte del mondo, si muovono verso il sogno di una vita migliore, di giustizia e di dignità”.
Alla staffetta hanno già aderito varie persone, ma i partecipanti continuano ad aumentare. Al momento si sono dichiarati disponibili in undici.
Giovedì 29 aprile
Bruna Travaglia
don Gianni Damolin
Venerdì 30 aprile
Paolo Rosà
Vincenzo Passerini
Tatiana Brusco
Sabato 1 maggio
Don Cristiano Bettega
Andrea Trentini
Paolo Gatti
Domenica 2 maggio
Luisa Zanotelli
Marzari Roberto
padre Alex Zanotelli