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Dismettere i due depuratori di Riva del Garda? Tonina: “Per il momento non ci sono criticità, è un tema che si potrà affrontare in futuro”
Dopo le dichiarazioni arrivate negli scorsi giorni dal Comune di Riva del Garda, nelle quali si diceva chiaramente che “i depuratori di Riva del Garda saranno dismessi”, l'assessore all'urbanistica Mauro Malfer parla di una posizione condivisa con la Pat: “Stiamo lavorando con la Provincia per una strategia a lungo termine con 100 milioni di euro di investimenti”

RIVA DEL GARDA. Inizialmente le parole utilizzate non sembravano lasciare molti dubbi: “I depuratori di Riva del Garda saranno dismessi”, ma più che di una decisione definitiva si tratterebbe di un tema da affrontare in futuro perché, almeno al momento, non ci sarebbero particolari criticità nel sistema di raccolta e smaltimento delle acque reflue nella zona dell'Alto Garda.
A sottolinearlo è il vice-presidente della Provincia e assessore all'urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina. “E' un'eventualità che potrà certamente rientrare nelle opzioni future – spiega il vice-presidente – nel corso degli anni abbiamo ragionato, per garantire una maggiore sicurezza del sistema nell'area, ad un impianto sotto il monte Brione o addirittura a Rovereto, ma in questo momento non c'è questa necessità, anche se non escludo che in futuro si potrà arrivare a questa soluzione”.
La situazione attuale infatti, secondo Tonina, non presenterebbe particolari criticità, come già ribadito dall'assessore in risposta all'interrogazione presentata dal consigliere provinciale di Onda Civica Filippo Degasperi in merito allo sversamento di liquami nel lago di Garda (Qui Articolo). “Per una maggiore sicurezza e tranquillità del territorio – aggiunge il vice-presidente della Pat – l'ipotesi di chiusura dei depuratori di Riva e l'arrivo di un nuovo impianto rimarrà comunque sul tavolo, vista soprattutto la presenza nella zona del lago più importante per Trentino e Veneto”.
Sulla questione è poi intervenuto anche l'assessore all'urbanistica del Comune di Riva del Garda Mauro Malfer, che ha assicurato come l'amministrazione si stia muovendo “in sinergia con la Pat, insieme alla quale stiamo mettendo in campo una strategia a lungo termine con 100 milioni di euro di investimenti”. Per cifre del genere, dice l'assessore: “E' importante programmarsi per tempo da un punto di vista finanziario”. Nell'imminente futuro, però, la dismissione dei due impianti rivani pare restare ancora un'ipotesi.