Fugatti riapre bar e ristoranti, i sindacati: "Senza il via libera del governo è un azzardo, ad oggi mancano ancora tutti i protocolli"
Cgil, Cisl e Uil contro la scelta della Pat di anticipare a lunedì prossimo il via libera per il servizio all'aperto per bar e ristoranti in Provincia. "La Giunta ha deciso di forzare la mano senza nessun confronto né via libera da parte del governo"

TRENTO. "Ogni fuga in avanti in questa fase, se non supportata da dati epidemiologici positivi, potrebbe rivelarsi un boomerang: non abbiamo in alcun modo necessità di strappi con il governo nazionale su una questione così delicata come la salute". Così Cgil, Cisl e Uil commentano la scelta della Giunta provinciale di permettere a partire da lunedì prossimo la riapertura (solo per il servizio all'aperto) dalle 5 alle 18 di bar e ristoranti, che anticipa così di una settimana l'allentamento delle misure anti-contagio annunciate oggi, 16 aprile, dal presidente del Consiglio Mario Draghi per il 26 aprile.
"Si rischia che il provvedimento venga impugnato dall'esecutivo" aggiungono i sindacati, preoccupati che la riapertura possa avvenire senza l'approvazione dei protocolli su salute e sicurezza, mettendo così a rischio la salute dei clienti, dei lavoratori e degli stessi esercenti.
"Con quali protocolli sanitari si riapre da lunedì? - chiedono le tre confederazioni - non ci risulta che le proposte presentate ieri in conferenza stato-regioni siano già state approvate dal Ministero della Salute e dall'Iss. Anche questo è un passaggio che va affrontato con assoluta urgenza, ma sembra non ci sia più tempo: anticipare di qualche settimana o giorno, con la campagna vaccinale ancora nella fase iniziale e con un numero di contagi sostenuti, non è la scelta più opportuna. Siamo consapevoli che si aprirà solo all'aperto e che in quel contesto la probabilità di contrarre il virus è bassa, ma l'attenzione deve restare comunque altissima se non vogliamo ritrovarci nuovamente con una ripresa dei contagi".