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Inizio dell'anno scolastico, i presidi: ''Nessuna criticità con il Green pass. L'83% dei dipendenti è vaccinato, circa la metà degli studenti ha aderito alla campagna''
Il rappresentante dei dirigenti scolastici trentini, Paolo Pendenza, valuta positivamente l'avvio dell'anno in Trentino: "A livello nazionale è però partita la piattaforma per il controllo del Green pass. Qui non è stato ancora attivato nulla e auspichiamo che ci sia una decisione a breve per agevolare il lavoro dei dipendenti. Conta ripartire ma è fondamentale mantenere la didattica in presenza nel tempo"

TRENTO. "Il primo giorno di scuola si è svolto piuttosto regolarmente, qualche dipendente ha scioperato ma i numeri in questo senso sono piuttosto modesti". A dirlo Paolo Pendenza, rappresentante dei dirigenti scolastici trentini, che valuta positivamente l'avvio dell'anno in Trentino. "A livello nazionale è però partita la piattaforma per il controllo del Green pass. Qui non è stato ancora attivato nulla e auspichiamo che ci sia una decisione a breve perché la possibilità delle verifiche in forma digitale agevolerebbe il lavoro dei dipendenti".
Non ci sono stati intoppi rilevanti nel giorno del rientro in aula per l'avvio della scuola in presenza per 69.560 studenti trentini iscritti all'anno formativo 2021/2022 tra gli istituti a carattere statale e provinciale e quelli paritari. Riguardo esclusivamente al primo ambito, sono 3.282 le classi totali divise tra scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado. A questi si aggiungono circa 7 mila docenti e 2 mila amministrativi, tecnici e ausiliari Ata.
E mentre si attende l'ordinanza della Provincia per recepire l'ultimo decreto da Roma, l'invito di piazza Dante è stato quello di prestare "particolare attenzione, in considerazione delle nuove disposizioni, alle modalità organizzative dei momenti della prima accoglienza e del ritiro degli alunni e delle alunne, privilegiando ove possibile gli spazi all'aperto delle nostre scuole, considerando al contempo le esigenze di accompagnamento delle famiglie dei bambini più piccoli".
Un'incertezza alla vigilia del suono della campanella era, infatti, legata soprattutto all'obbligo di Green pass in ambito scolastico a chiunque entri all'interno degli istituti. In sostanza anche ai genitori degli alunni: la necessità di disporre della certificazione verde si applica a tutte le persone maggiorenni, studenti esclusi.
"Il primo giorno è andato bene - evidenzia Pendenza - il personale senza certificazione verde è stato molto basso e qualcuno ha scioperato, ma non ci sono state grandi criticità. Aspettiamo, però, questa settimana per valutare il quadro generale. Conta ripartire e riprendere le lezioni in presenza, però è ancora più importante riuscire a mantenere la didattica e dare continuità nel tempo".
C'è comunque fiducia nel mondo scolastico per alcune contromisure prese in anticipo dalla Provincia. "Adesso le mascherine vengono indossate fin dal primo giorno - spiega il rappresentante dei dirigenti scolastici - mentre l'anno scorso questa misura è stata introdotta in corsa. Anche i mezzi pubblici appaiono meno affollati: il sistema dei trasporti è stato potenziato fin da questa settimana, la volta precedente invece questa azione è stata predisposta e annunciata a novembre con le classi praticamente già in didattica a distanza. I segnali sono migliori rispetto a 12 mesi fa, anche perché c'è una campagna vaccinale che prosegue per proteggere la popolazione".
Una copertura del personale docente e Ata inferiore alla media nazionale ma comunque piuttosto alta. "In base agli ultimi dati - prosegue Pendenza - l'83% dei dipendenti è vaccinato. Un buon dato anche se sotto il 93% della media italiana. Invece circa il 50% degli studenti ha già aderito alla campagna. Questo aiuta certamente a diminuire sensibilmente il rischio di diffusione del contagio e dover ritornare in Dad".
Anche il Trentino aderisce al progetto "Sentinella" del ministero dell'Istruzione. Nelle scuole elementari e medie vengono introdotti i test salivari, su base volontaria, ogni 15 giorni per un monitoraggio della situazione. La richiesta da Roma è quella di coinvolgere circa 500 studenti con gli strumenti messi a punto sul territorio provinciale dal Dipartimento Cibio dell'Università di Trento e dall'Apss (Qui articolo).
Gli istituti individuati per la sperimentazione sono Trento 1, Trento 2 e Mattarello. I test salivari sono validi anche per ottenere il Green pass. In generale la richiesta è quella di estendere l'utilizzo di questo strumento (Qui articolo). "Ufficialmente nel mondo scolastico non si è parlato di rendere ancora più capillare questa possibilità. Le decisioni in questo caso devono arrivare da Roma, anche perché se diventa una sorveglianza sistematica, l'organizzazione da gestire diventerebbe enorme per le autorità sanitarie. Aspettiamo piuttosto l'attivazione della piattaforma di controllo delle certificazioni per agevolare i controlli da parte dei dipendenti", conclude Pendenza.