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"Allunghiamo la strada di 20 minuti pur di passare in zone 'tranquille'". L'87% delle ragazze non si sente sicura di notte, il sindaco: "Il catcalling? Fenomeno invisibile"
Box populi lancia un sondaggio sui social per raccogliere risposte dalla Generazione Z sul tema della sicurezza in città, Fittipaldi: "Le zone percepite come più pericolose? Piazza Dante, Santa Maria Maggiore, il parco Santa Chiara e corso Tre Novembre". Ianeselli: "C'è una grande questione di genere. Che una donna non si senta sicura è terribile: l'ennesima riproduzione di disuguaglianza"

TRENTO. Trento è una città sicura? L'87% delle ragazze della Generazione Z non si sentono tranquille la sera rispetto al 23% dei loro coetanei uomini. Piazza Dante e Santa Maria Maggiore si riconfermano le zone più "pericolose". Dopo la mappa delle attiviste femministe di Non una di Meno, anche Box populi, l'iniziativa nata due anni fa per rispondere alle domande degli adolescenti, torna a trattare questo tema nel suo podcast, lanciando un sondaggio. A commentarlo questa volta con il sindaco di Trento Franco Ianeselli.
"Sul del sentirsi sicuri c'è una grande questione di genere - dichiara Ianeselli -. Anche secondo le statistiche dell'Università di Trento per quanto riguarda i maschi pochissimi si sentono insicuri, mentre le ragazze invece sono in una percentuale molto elevata. Se ci pensiamo è terribile, è l'ennesima riproduzione di disuguaglianza e discriminazione".
"Anche il parco Santa Chiara viene annoverato tra i luoghi non sicuri, in particolare sotto i portici", riporta Antonella Fittipaldi, vicepresidente di AlternArt e ideatrice del progetto. Rispetto alla questione piazza Dante dice il sindaco "è migliorata rispetto a un tempo, ma rimane aperta la questione delle ore serali. Il punto è animarla e 'farci cose' che ci siano attività. Sono andato a parlare di persona con il titolare del Liber Café, l'auspicio è che quel locale viva anche la sera".
Cosa rende una città sicura quindi? "La contraddizione rimane con i residenti che da una parte si lamentano del rumore - aggiunge il primo cittadino -, dall'altra la presenza di persone è sicuramente un modo per rendere la città sicura, come per esempio puntare anche su una maggiore illuminazione. Inoltre da tempo gli studenti universitari chiedono un bus notturno per gli spostamenti e come amministrazione ci stiamo impegnando per lavorare anche su questo".
Sul tema delle pattuglie "ho valori profondamente di sinistra ma credo che la presenza della polizia serva - aggiunge -. Eventi gravi non ce sono stati nell'ultimo periodo, però è proprio qui che sta la fallacia della statistica. Le ragazze vengono infastidite da molestie e catcalling, un fenomeno che esiste ma non è visibile. Io ricevo un sacco di segnalazioni, è una cosa intollerabile".
Come donna è ancora difficile vivere certi spazi: "Allungo la strada di ritorno anche di 20-30 minuti per attraversare zone sicure - conclude Fittipaldi -. Questo viene confermato da altre giovani nel sondaggio. Tanta rabbia e senso di impotenza, perché magari stanca dopo una giornata di lavoro, devo scegliere se tornare a casa tardi o rischiare di esser stuprata".