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Il Bellunese è quarto in Italia per denunce di truffa e scatta il progetto "Non farti ingannare": "Informare per proteggere, soprattutto gli anziani"

Un progetto per proteggere la popolazione, soprattutto gli anziani. L'iniziativa ha l'obiettivo di diffondere sul territorio informazioni e consapevolezza rispetto ai rischi delle truffe online e porta a porta. Questa proposta è parte del più ampio progetto finanziato con il contributo del Ministero 

Di Michele Lussu - 01 ottobre 2023 - 21:05

BELLUNO. Informare per proteggere e prevenire. Sono questi gli obiettivi dell’evento itinerante del Comune di Belluno “Non farti ingannare!...per 640 motivi”, un numero che richiama il corrispondente articolo del Codice penale che descrive la fattispecie del reato di truffa.

 

Il progetto è stato presentato dall’assessore al sociale Marco Dal Pont e dall’assessore alla sicurezza Raffaele Addamiano ed è stato realizzato in collaborazione con la polizia locale e Ser.S.A.

 

“L’idea è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Belluno tra gli assessori alla sicurezza e al sociale – spiega Addamiano - è un’iniziativa dall’alto valore civile nel senso che si intende contrastare un fenomeno diffuso anche nelle nostre terre. Da gennaio ad agosto 2022 abbiamo avuto 100 casi e 42 persone arrestate al riguardo. È un’azione politica diretta ad informare e prevenire”.

 

Le truffe agli anziani sono un problema sempre più sentito in tutta Italia. Con l’invecchiamento della popolazione si estende la fascia d’età degli over 65 che a gennaio 2022 ha toccato la quota del 23,8% della popolazione totale e che è composta da soggetti particolarmente esposti alle truffe. Secondo i dati raccolti dal Ministero dell’Interno le vittime totali di truffa online nel 2022 sono state 99.805, delle quali 12.649 (12,7%) rientranti nella fascia di età over 65. Le vittime di truffa fra gli anziani sono principalmente uomini appartenenti alla fascia d’età 65-70.

 

Il fenomeno ha assunto un maggiore rilievo negli ultimi anni come spiega Dal Pont: “Tempo fa gli anziani vivevano in nuclei familiari più estesi e tutelanti. Oggi vivono soli ed è più facile che possano essere vittimizzati. Con questa iniziativa intendiamo fare formazione e informazione agli anziani ma anche a tutti coloro che si prendono cura di loro”.

 

Le conseguenze di una truffa subita per gli anziani sono duplici. Accanto al danno economico subito, si accompagna il danno psicologico che spesso va ad instaurare o acuire stati depressivi e tendenze all’isolamento. “Spesso l’anziano non denuncia la truffa subita e questo è un altro evento che dobbiamo sconfiggere – continua Dal Pont – l’anziano è in una situazione di soggezione ed è facile che rientri poi in un’altra truffa”. La prevenzione tramite incontri formativi è il metodo che ad oggi si è dimostrato più efficace per contrastare il fenomeno delle truffe ed è necessario procedere sia informando i cittadini anziani, sia la rete sociale che li circonda in modo da andare a costituire un ambiente informato e tutelante per i cittadini più esposti e fragili.

 

Entrando nel dettaglio dei dati sulle truffe, la Provincia di Belluno spicca fra i territori con il più alto numero di truffe e frodi informatiche, collocandosi al quarto posto in Italia con quasi 726 denunce di truffa ogni 100.000 abitanti secondo la classifica del Sole24Ore. Sul totale delle truffe online denunciate in Italia, circa il 12% vedono gli anziani vittime di questo reato, una percentuale che sarà destinata a crescere nel prossimo futuro.

 

Il progetto si svilupperà su 5 serate in località diverse del Comune di Belluno e vedrà la partecipazione degli assessori Dal Pont e Addamiano, di una educatrice di Ser.S.A. e di una Compagnia Teatrale che inscenerà un piccolo sketch utile a comprendere il fenomeno e a dare gli strumenti per difendersi.

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