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Monsignor Giulio Viviani è il nuovo assistente dei Sacristi
In Trentino si calcolano almeno seicento persone che, spesso a titolo volontario, si occupano nelle 456 parrocchie della Diocesi

TRENTO. Monsignor Giulio Viviani, 60 anni, nativo di Pinzolo, direttore dello Studio Teologico Accademico di Trento, è il nuovo assistente ecclesiastico nazionale dei sacristi, riuniti nella Federazione Italiana Unioni Diocesane Addetti al Culto (FIUDAC).
Lo ha nominato il Consiglio permanente della Cei, riunitosi nei giorni scorsi a Roma. La Federazione conta attualmente mille soci iscritti, anche se sono molti di più coloro che, pur non iscritti, svolgono il loro prezioso lavoro di cura di chiese e santuari e di addetti al culto, a supporto di parroci e comunità.
Compiti del sacristi sono quelli di preparare le sacre funzioni liturgiche e gli altri incontri della comunità cristiana che si tengono nella chiesa; provvedere alla custodia della chiesa, degli arredi e delle suppellettili sacre; attendere alle attività che si svolgono all’interno della chiesa e occuparsi della pulizia ordinaria e, in misura proporzionata ai mezzi di cui dispone, anche straordinaria, della Chiesa, della Sacrestia, del sagrato e delle altre pertinenze.
Monsignor Viviani continuerà ad operare in Diocesi. Nella Chiesa di Trento si contano attualmente 200 sacristi iscritti all’Unione diocesana (seguiti dal 2011 da monsignor Viviani) , ma se ne calcolano almeno seicento attivi, spesso a titolo volontario, nelle 456 parrocchie della Diocesi trentina.
«Spero di poter dare un contributo utile alla loro formazione, mettendo a frutto in ambito nazionale il prezioso lavoro svolto in questi anni con i sacristi della Chiesa locale», sottolinea monsignor Viviani, ripensando anche all’esperienza di 17 anni in Vaticano come cerimoniere pontificio e attuale maestro delle celebrazioni liturgiche dell’Arcivescovo di Trento.
La nomina di Viviani figura nel comunicato finale del Consiglio Permanente accanto, tra le altre, a quella del nuovo economo della Cei: per la prima volta nel ruolo è stato scelto un laico, Mauro Salvatore, diacono dell a Diocesi di Brescia.