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L'Odissea di Vittoria Piani: sempre positiva al Covid anche dopo i 21 giorni: "Sono arrivata a 45 ma oggi torno in campo"

L'opposto della Delta Despar Trentino oggi guarderà le compagne da bordo campo dopo un mese e mezzo ai box. Dopo 21 giorni poteva uscire di casa (come previsto dalla circolare del Ministero della Salute), ma non scendere in campo ed allenarsi secondo il protocollo della Legavolley.

Di Daniele Loss - 31 gennaio 2021 - 10:59

L'incubo è finito. Dopo 45 giorni di quarantena ieri pomeriggio Vittoria Piani ha avuto il responso che attendeva ormai da interminabili settimane: negativa.

Una gioia incredibile per l'opposto della Despar Delta Trentino, che stamani - accompagnata da un dirigente del club gialloblù - ha imboccato l'autostrada in direzione di Cuneo, dove quest'oggi la truppa di Matteo Bertini (partita ieri alla volta del Piemonte), scenderà in campo per la settima giornata di ritorno.

 

Sicuramente la Piani scenda in campo, nemmeno per uno scampolo di match, ma non è da escludere che si accomodi in panchina per riprendere confidenza con il campo, riassaporare l'emozione della partita e stare vicina alla squadra.

E, soprattutto, adesso la giovane opposta arrivata a Trento nell'estate del 2019 e protagonosta di un percorso in costante crescita in maglia gialloblù, può finalmente tirare un sospiro di sollievo: l'isolamento è terminato e la Piani potrà tornare a fare quello che più le piace. Giocare a pallavolo.

 

"Tutto è iniziato il 17 dicembre - racconta l'atleta lombarda - con la positività al Covid-19 di una compagna di squadra. Da quel momento, ovviamente, tutto il gruppo squadra è stato posto in isolamento in attesa dei tamponi. Il 22 dicembre è arrivato anche l'esito del tampone a cui mi sono sottoposta, che ha indicato la mia positività. E lì è iniziata la mia odissea: isolamento, Natale e Capodanno in solitaria, tamponi su tamponi, tutti con il medesimo esito. Ogni responso di positività rappresentava una vera e propria "coltellata. Per fortuna adesso ne posso parlare al passato e, vi posso assicurare, restare 45 giorni a casa è durissima".

 

E qui arriva il paradosso: secondo la circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020, dopo 21 giorni - in assenza di sintomi - chi è positivo può lasciare l'isolamento e tornare alla vita normale, perché considerato ormai "innocuo". Per la Legavolley, invece, in assenza di tampone "negativo" Vittoria Piani non poteva riprendere gli allenamenti e disputare le gare ufficiali.

 

"Infatti era una situazione assurda - prosegue Piani - perché io, a parte i primi 4 giorni durante i quali ho avuto la febbre, da più di un mese stavo veramente benissimo. Trascorsi i 21 giorni ho potuto uscire di casa e, almeno, fare qualche passeggiata per ritrovare un po' di normalità. Però non potevo allenarmi e giocare e, vivendo in appartamento con diverse compagne di squadra, dovevo comunque stare attenta. Quindi mascherina indossata e distanziamento il più possibile anche all'interno delle mura domestiche".

 

L'assenza di Piani è stato quanto di peggio poteva accadere alla Delta Despar, che ha dovuto fare i conti con un vero e proprio cluster all'interno del gruppo squadra, nonostante il club trentino sia sempre stato assolutamente scrupoloso nel rispettare il protocollo. La stagione dell'opposto cresciuto nel Club Italia è stata sin qui stellare.

 

"Sono molto contenta di quanto ho fatto e, infatti, il dispiacere è doppio, perché sul più bello ho dovuto fermarmi. E, checché se ne dica, allenarsi in solitaria, a casa propria non è nemmeno paragonabile all'attività normale. Non basta per tenersi in forma e, soprattutto, alla lunga è difficile da gestire mentalmente per chi è abituato a stare tutti i giorni in palestra".

 

Dopo l'ennesimo stop causa Covid-19, la Delta Despar ha ripreso il proprio percorso in campionato: nelle ultime due uscite la compagine di Bertini ha pagato dazio contro Conegliano e Busto, entrambe passata al Sanbàpolis senza difficoltà.
 

Oggi a Cuneo (inizio alle ore 17), che in classifica ha un punto in più rispetto alle trentine, Fondriest e compagne proveranno ad invertire la tendenza. Con una Piani in più, non in campo, ma lì vicina a tutte le altre.

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