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Zootecnica, l'Arav durante Agrimont: ''La stalla del futuro è sempre più innovativa e le aziende agricole già sostenibili vanno portate alla conoscenza dei cittadini''
L'Associazione regionale allevatori del Veneto è intervenuta nel corso di Agrimont – Longarone Fiere Dolomiti. Il presidente De Franceschi: "Lavoriamo duro ogni giorno per ottenere di più per la categoria, ma è fondamentale che il settore sappia cogliere le grandi occasioni che offre la sostenibilità"

LONGARONE. "La stalla del futuro è sempre più innovativa e le nostre aziende agricole, già sostenibili, vanno portate alla conoscenza dei cittadini". A spiegarlo è Floriano De Franceschi, presidente di Arav, nell'ambito Agrimont al Centro congressi Longarone Fiere Dolomiti. "La nuova Pac, così com’è, ci impegna molto di più per non avere una riduzione dei contributi, ma siamo fiduciosi in ulteriori correzioni a favore del mondo zootecnico".
All’incontro divulgativo sono stati affrontati diversi temi tra l’utilizzo del lisato piastrinico nella cura delle mastiti bovine, asciutta selettiva, ecoschema 1 della nuova Pac. Un appuntamento, moderato dal direttore di Arav, Walter Luchetta, che ha visto una buona partecipazione di addetti ai lavori.
"Continuiamo a lavorare duro ogni giorno - le parole di De Franceschi - per ottenere di più per la categoria, ma riteniamo sia fondamentale che gli allevatori guardino alla propria impresa in modo complessivo e sappiano cogliere le grandi occasioni che offre la sostenibilità. Le nostre stalle sono ormai del tutto sostenibili e, grazie all’energia prodotta con il biogas, possiamo stringere un patto forte con i cittadini, a vantaggio di trasparenza ed ambiente”.
Dopo i saluti di apertura del presidente dell’Associazione provinciale allevatori di Belluno, Milo Veronese, ad entrare nel vivo del tema proposto è stato il professore Samuele Trestini del Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali dell’Università di Padova, che ha posto l’accento sul fatto che la nuova Pac, per quanto concerne la zootecnia, ruota attorno a due principi: la sostenibilità e il benessere animale.
“Non c’è dubbio che il settore dell’allevamento bovino è fra quelli che più si dovranno impegnare per arrivare ad ottenere il livello di aiuti che aveva raggiunto nella precedente Pac. Gli allevatori dovranno avere ben chiari gli obiettivi che l’Europa pone – spiega Trestini – a partire dalla riduzione, entro il 2030, dell’uso di antimicrobici in stalla del 50%. Il mercato degli alimenti bio sarà ulteriormente destinato a crescere. Tutti interventi, questi, che rispondono all’esigenza di migliorare il profilo del benessere animale, che si traduce nel miglioramento della salute degli animali e della qualità degli alimenti ed in un minor uso di medicinali”.
La medica veterinaria di Arav, Roberta Turato, ha illustrato invece l’esigenza imminente, entro il 15 maggio prossimo, di iscriversi alla piattaforma Classyfarm, per poter accedere ai benefici previsti dalla nuova Pac.
A seguire, Antonio Barberio, responsabile del Laboratorio diagnostica clinica dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie, ha parlato di “Asciutta selettiva: lo sviluppo della sua applicazione a un anno della entrata in vigore dell’articolo 107 del Regolamento Ue n. 6/2019”, evidenziando che “l’asciutta sistematica con antibiotico è un trattamento profilattico che, già da febbraio 2022, non può essere impiegato, a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento Ue. L’opportunità offerta dall’impiego del lisato piastrinico, che non è considerato un farmaco, può rappresentare una valida opportunità di trattamento, naturalmente avendo sempre sotto controllo la situazione sanitaria della stalla”.
Concetti strettamente legati all’intervento, sul tema: “Lisato piastrinico: come utilizzarlo nelle nostre stalle ai fini della prevenzione della mastite bovina”, proposto dalla professoressa Flaviana Gottardo del Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Padova, che ha evidenziato quanto sia strategico il ruolo simbiotico veterinario aziendale – tecnico di Arav, nella gestione corretta di un allevamento che vuole crescere in termini di innovazione, sostenibilità e benessere animale. “Va ricordato che Arav, con al fianco la Regione Veneto, il Dipartimento Maps dell’Università di Padova e l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha dato il via nel 2019 a questo ambizioso progetto sull’utilizzo del lisato piastrinico. Un’iniziativa sperimentata in oltre venti aziende, per togliere ogni dubbio sulla sua applicabilità generale. Le piastrine forniscono un pool di fattori di crescita, che vengono liberati ed agiscono in modo sinergico provocando un effetto biologico significativamente maggiore rispetto all’azione di un singolo fattore, contribuendo alla rigenerazione di nuovo tessuto".