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Altre persone si mobilitano "contro l'odio". In piazza Duomo tre ragazze portano uno striscione
Hanno scritto una frase di Ivano Fossati su un lenzuolo e l'hanno esposto sulla fontana. "Crediamo sia giusto mobilitarsi in prima persona"

TRENTO. "Abbiamo pensato che sia giusto muoverci, che con questo odio che c'è in giro non si poteva continuare a far finta di niente. Abbiamo deciso di farlo in piazza, però, perché non basta più mettere post sui social". Dicono questo le tre ragazze che stamattina hanno aperto il loro striscione in piazza Duomo.
"Ma soprattutto ci vuole coraggio a trascinare le nostre suole da una terra che ci odia ad un'altra che non ci vuole". Una frase pescata da una canzone di Ivano Fossati, "Pane e Coraggio". Un modo per dire, come hanno fatto altri in questi giorni, "Io sto con i migranti".
Così come ha fatto la nonnina di Arco, così come hanno fatto quelli che sempre in piazza Duomo si sono ritrovati nei giorni scorsi e che continueranno la loro staffetta il martedì e il venerdì. "Non sapevamo dell'iniziativa di chi si è già trovato qui in piazza Duomo - ammettono le ragazze - ma sapremo unire le forze".
Per intanto si sono fatte una parte della giornata con lo striscione in mano: "A noi - spiegano Arianne Campos, Angelica e Matilde Dallapé - si sono aggiunti anche altri. Ma un grazie un grazie speciale va alle signore che ci hanno portato le granite, alla ragazza che ci ha regalato dell’acqua e a tutti quelli che si fermano a riflettere".
L'obiettivo era proprio questo, far riflettere. "Sul clima d'odio che attraversa l'Italia in questo periodo - affermano - su questo volevamo porre l'attenzione".