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Atto di nascita con la firma di due papà, la procura generale della Cassazione chiede di annullarlo
Per l'avvocato Schuster che segue la vicenda, i ricorsi presentati da Comune, Ministero e Procura generale sarebbero inammissibili perché presentati da soggetti non legittimati ad impugnare la decisione.

TRENTO. E' battaglia legale su un atto di nascita firmato da due papà e sul quale ora si è espressa la procura Generale della Cassazione che ha chiesto alle Sezioni Unite di accogliere i ricorsi del pg di Trento, del sindaco e del ministero dell'Interno, secondo i quali la trascrizione sarebbe contraria all'ordine pubblico.
La richiesta, quindi, è quella di annullare la sentenza della Corte d'Appello di Trento che aveva detto sì alla trascrizione del nome del secondo papà sull'atto di nascita di due bambini nati in Canada con la tecnica della gestazione per altri.
A seguire il caso è l'avvocato Alexander Schuster per il quale, invece, i ricorsi presentati da comune, ministero e pg sarebbero inammissibili perché presentati da soggetti non legittimati ad impugnare la decisione.
Per l'avvocato, una sentenza che impone ad un Comune di aggiornare i registri di stato civile, non consente allo Stato di "ingerire nella vita privata di persone e famiglie portandole in tribunale”. La questione, ha affermato Schuster, “ha rilevanza costituzionale”.