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Piazzetta Valeria Solesin per dire no al terrorismo. La mamma: "Ricordiamo tutte le vittime"
Scoperta la targa dedicata alla giovane ricercatrice, già studentessa a Trento, morta il 13 novembre 2015 nell'attacco al Bataclan di Parigi. Le istituzioni: "Valeria, cittadina d'Europa e del mondo, è un simbolo"

TRENTO. "Una ragazza come tante altre". Questa era Valeria Solesin, evocata dalle parole della sua mamma. "Intraprendente, felice, in cerca di un futuro". Una ricerca che, dopo averla portata a Trento alla facoltà di Sociologia, l'ha condotta a Parigi dov'è morta a soli ventotto anni nel tragico attacco terroristico al Bataclan. Su proposta del Consiglio comunale di Trento, alla giovane ricercatrice è stata intitolata una piazza, e non una pizza qualsiasi: la targa in memoria di Valeria Solesin è stata scoperta stamattina nello slargo del nuovo studentato di via Lampi, all'incrocio con corso Buonarroti.

Uno spazio urbano che, non appena la struttura dell'Opera universitaria di Trento sarà accessibile, verrà animato da centinaia di studenti e studentesse. "Un monito contro il terrorismo - ha spiegato il rettore dell'Università di Trento Paolo Collini - che è allo stesso tempo un esempio in positivo per i giovani e gli studenti". Così, la città di Trento vuole offrire un'opportunità per riflettere, pensando a Valeria e a tutte le vittime del terrorismo che, come i media amano dire, sono sì "casualties" (vittime civili, casualità in italiano, ndr), ma anzitutto persone. "Dobbiamo ricordare che Valeria è vittima di una tragedia mondiale". Un'inerme vittima del terrore, una delle maggiori tragedie del nostro tempo.
Un legame, quello di Valeria con la città di Trento, che ha reso la cerimonia ancora più emozionante. Mamma Luciana ha ringraziato i presenti per aver reso possibile l'intitolazione della piazza alla figlia. "Vorrei che con lei - ha proseguito la signora Luciana Solesin - fossero ricordate tutte le vittime del terrorismo di questi ultimi tragici anni, italiane o appartenenti a altre nazionalità".
"Stamattina - ha continuato Collini - abbiamo ricordato Valeria in un seminario scientifico dal titolo 'Crisi, mercato del lavoro femminile e andamento della fecondità', su temi che l'appassionavano". Il convegno è stato promosso dall'Università di Trento, la Paris Panthéon Sorbonne (dove aveva vinto una borsa di dottorato in demografia, ndr) e Venezia Ca’ Foscari (città di origine di Valeria, che aveva scelto Trento per i suoi studi, ndr). Durante il convengo è stato consegnato il 'Premio Valeria Solesin' a Enrica Maria Martino, per la sua tesi di dottorato su 'The Labor Cost of Motherhood: Is a Shorter Leave Helpful?'. Cerimonia carica di significato in quanto la vincitrice del premio è assegnista di ricerca dell'Ined, Istituto di studi demografici, dove Valeria stava completando il suo percorso di dottorato.
"Lo studentato - ha spiegato il presidente dell'Opera Univesitaria Alberto Molinari - è quasi al traguardo. L'inaugurazione è stata spostata a causa di un guasto all'impianto idraulico che ha coinvolto due piani della struttura, che è stata realizzata in legno. Per questo motivo, dobbiamo aspettare che l'umidità scenda al di sotto del 18 per cento. Ragionevolmente, lo studentato dovrebbe essere accessibile nel giro di quattro mesi". 130 saranno i posti letto, tante sale studio e cucine in comune a disposizione degli studenti per un totale di 11 milioni di investimento.
Il viso di Valeria, dal dolce sorriso, è diventato con lei un simbolo della lotta al terrore. Il liceo artistico 'Vittoria' ha donato in quest'occasione il ritratto della giovane, eseguito dalla studentessa Caterina Stella, che sarà collocato all'interno dello studentato. Un'attualissima Monna Lisa con il compito di vegliare su studenti e studentesse dell'Università di Trento, nella speranza di muovere i più a una riflessione sulla sua vita finita troppo presto e sugli inermi, vittime del terrore.